Anche
questanno è arrivato dicembre e, come di consueto,
si respira un aria diversa.
Sarà per il clima che ha portato le prime nevicate,
sarà per i festoni e le luci colorate che anticipano
il Natale, ma comunque è indubbio che dicembre sia
sempre un mese particolare rispetto agli altri.
Per non guastare il clima di serenità e di festa
che aleggia in questi giorni, voglio evitare che Il
Tema di dicembre tratti argomenti polemici o di denuncia.
Per questo avremo spazio e tempo da gennaio in avanti.
Oggi voglio augurare a tutti Voi, da parte del Presidente
Miazzolo, dei Consiglieri e Membri di Giunta, da parte mia
e della FENIOF tutta, uno splendido Natale pieno di calore
e serenità.
Il 2005 è stato un anno molto particolare per tanti
motivi: le leggi regionali e le relative problematiche,
i corsi di formazione, il rinnovo del contratto di lavoro,
gli studi di settore, etc. ci hanno visti impegnati in battaglie
difficili e, onestamente, molto stancanti.
Siamo però contenti dei risultati che abbiamo ottenuto,
anche e soprattutto grazie al Vostro contributo (del quale
Vi ringraziamo), risultati che, a ben vedere, sono il giusto
compenso per gli sforzi ed i lavori svolti da FENIOF durante
lanno.
E come i bravi bambini che si sono comportati
bene, speriamo che Babbo Natale si ricordi di tutti noi,
facendoci quello che, al momento attuale, risulta essere
il regalo più ambito: lapprovazione del disegno
di legge nazionale S. 3310.
Questo testo rappresenta una norma importante che, se venisse
approvata, fungerebbe da faro per le regioni
italiane che si apprestano a legiferare proprie normative
in materia funeraria. Sarebbe altresì un importante
strumento per concertare le norme da regione a regione ed
evitare la proliferazione di comportamenti disomogenei.
Noi il nostro lavoro labbiamo fatto e, mi sia concesso
di dirlo, labbiamo fatto molto bene.
Siamo stati presso le istituzioni per avanzare le nostre
proposte ed abbiamo collaborato con chi di dovere fornendo
il supporto documentale, professionale e competente circa
le norme da inserire. Abbiamo anche fatto corse
a Roma quando cera bisogno (spesso con preavvisi minimi),
per dare voce alle esigenze espresse dagli impresari funebri.
Ora è il momento di fermarsi ed attendere che gli
sforzi fatti vengano riconosciuti e premiati.
Qualcuno, in controtendenza rispetto al clima di bonarietà
che aleggia in questo momento, lamenterà lassenza
di ulteriori solleciti agli organi competenti per lapprovazione
del disegno di legge suddetto.
A tal fine, e per mettere a tacere le voci di un millantato
immobilismo di FENIOF nei confronti della normativa nazionale
di riforma del settore funerario, pubblichiamo, senza ulteriori
polemiche, una delle (tante) lettere inviate ai diversi
referenti politici impegnati a Roma nella valutazione del
testo.
Confidando di trovare sotto lalbero il regalo più
ambito, Vi rinnovo i nostri migliori auguri di un felice
Natale e di uno splendido e prospero anno nuovo.
Bologna,
27/10/2005
Prot. n. 051412/AB
Alla
cortese attenzione del Sig.
Ministro della Salute
Francesco Dott. Storace
Ministero
della Salute
-ROMA-
Spett.le
Sig. Ministro Storace,
facendo seguito a quanto comunicatoLe con il ns. precedente
Prot. 051067/AB del 22 luglio 2005, siamo a riscriverLe
rinnovando il nostro apprezzamento per quello che ha saputo
fare nellambito del Suo mandato e, allo stesso tempo,
confidando che Lei voglia interessarsi personalmente affichè
il testo del D.d.L. S3310 possa terminare quanto prima possibile
il proprio iter di approvazione e divenire legge di Stato.
Come FE.N.I.O.F. Federazione Nazionale Imprese Onoranze
Funebri, abbiamo infatti recepito con grande piacere che
il testo del D.d.L. S3310 in data 19 luglio 2005 sia stato
approvato dalla XII° Commissione Permanente del Senato,
ma il fatto che, a tuttoggi, la discussione in Aula
del testo suddetto non sia ancora avvenuta, genera in noi,
nonché nella totalità degli operatori funerari
italiani, un motivato timore di non riuscire a vedere approvata
una norma di revisione della normativa funeraria che, invero,
attendiamo da tempo.
Infatti, il testo dellS.3310, con il suo articolato
di 14 articoli densi di contenuti importanti ed innovativi,
rappresenta per gli operatori funebri un concreto, attuale
e corretto primo passo verso una ulteriore qualificazione
del settore e, per le famiglie toccate dallevento
luttuoso, una norma che consente di fruire di servizi più
articolati e professionali, nonché di maggiori tutele
per quanto riguarda la libertà di scelta degli operatori
funebri e dei servizi connessi al funerale.
Limportanza di una legge quadro quale potrebbe essere
lS.3310 (una volta approvata in Aula), risulta altresì
evidente soprattutto alla luce del fatto che alcune regioni
italiane (Lombardia ed Emilia Romagna in primis) hanno già
legiferato in materia ed altre regioni si apprestano a farlo.
La confusione normativa che potrebbe derivare dalla facoltà
di ogni regione di emanare specifiche leggi in materia funeraria,
risulta altresì evidente. Lassenza di una legge
di Stato da utilizzare quale faro, comporterebbe
problemi sia agli operatori funebri, costretti ad adeguarsi
a normative differenti da regione a regione e potenzialmente
in contrasto tra loro, ma soprattutto ai dolenti che, a
seconda del territorio, si potrebbero vedere concessi o
negati dei diritti che riteniamo debbano invece essere resi
disponibili a tutta la popolazione italiana.
Una legge quadro che concerti e renda uniformi le normative
regionali, pur salvaguardando le legittime autonomie legislative
demandate a queste ultime, è necessaria ed urgente.
Necessaria, perché è dal lontano 1990 (con
il D.P.R. 285/90) che la normativa nazionale in materia
di polizia mortuaria, non viene rivista ed aggiornata. Urgente
invece, perché molte regioni non hanno ancora legiferato
localmente in attesa di una legge nazionale che detti delle
regole omogenee e spendibili su tutto il territorio italiano.
Lattesa circa lapprovazione da parte dellAula
del testo dellS3310 sta pertanto comportando un rallentamento
dellimportante e necessario processo di regolamentazione
ed innovazione del comparto funerario.
Sulla scorta delle suddette argomentazioni, confidiamo che
Lei voglia interessarsi affinché la lettura in Aula
dellS.3310, che segnerebbe il termine delliter
di approvazione di tale D.d.L., possa avvenire entro il
più breve tempo possibile.
E un desiderio condiviso da migliaia di operatori
funerari e, soprattutto, da tutte le famiglie italiane (mediamente
composte da 3 persone) che in Italia ogni anno sono toccate
da uno dei 550.000 eventi luttuosi.
Restando a disposizione per ulteriori eventuali chiarimenti,
Le auguriamo un proficuo lavoro e porgiamo cordiali saluti.
Il Presidente
A.Renato Miazzolo
Il Segretario
Alessandro Bosi