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IL TEMA




Buon Natale
A cura di Alessandro Bosi

Anche quest’anno è arrivato dicembre e, come di consueto, si respira un aria diversa.
Sarà per il clima che ha portato le prime nevicate, sarà per i festoni e le luci colorate che anticipano il Natale, ma comunque è indubbio che dicembre sia sempre un mese particolare rispetto agli altri.
Per non guastare il clima di serenità e di festa che aleggia in questi giorni, voglio evitare che “Il Tema” di dicembre tratti argomenti polemici o di denuncia. Per questo avremo spazio e tempo da gennaio in avanti.
Oggi voglio augurare a tutti Voi, da parte del Presidente Miazzolo, dei Consiglieri e Membri di Giunta, da parte mia e della FENIOF tutta, uno splendido Natale pieno di calore e serenità.
Il 2005 è stato un anno molto particolare per tanti motivi: le leggi regionali e le relative problematiche, i corsi di formazione, il rinnovo del contratto di lavoro, gli studi di settore, etc. ci hanno visti impegnati in battaglie difficili e, onestamente, molto stancanti.
Siamo però contenti dei risultati che abbiamo ottenuto, anche e soprattutto grazie al Vostro contributo (del quale Vi ringraziamo), risultati che, a ben vedere, sono il giusto compenso per gli sforzi ed i lavori svolti da FENIOF durante l’anno.
E come i “bravi bambini” che si sono comportati bene, speriamo che Babbo Natale si ricordi di tutti noi, facendoci quello che, al momento attuale, risulta essere il regalo più ambito: l’approvazione del disegno di legge nazionale S. 3310.
Questo testo rappresenta una norma importante che, se venisse approvata, fungerebbe da “faro” per le regioni italiane che si apprestano a legiferare proprie normative in materia funeraria. Sarebbe altresì un importante strumento per concertare le norme da regione a regione ed evitare la proliferazione di comportamenti disomogenei.
Noi il nostro lavoro l’abbiamo fatto e, mi sia concesso di dirlo, l’abbiamo fatto molto bene.
Siamo stati presso le istituzioni per avanzare le nostre proposte ed abbiamo collaborato con chi di dovere fornendo il supporto documentale, professionale e competente circa le norme da inserire. Abbiamo anche fatto “corse” a Roma quando c’era bisogno (spesso con preavvisi minimi), per dare voce alle esigenze espresse dagli impresari funebri.
Ora è il momento di fermarsi ed attendere che gli sforzi fatti vengano riconosciuti e premiati.
Qualcuno, in controtendenza rispetto al clima di bonarietà che aleggia in questo momento, lamenterà l’assenza di ulteriori solleciti agli organi competenti per l’approvazione del disegno di legge suddetto.
A tal fine, e per mettere a tacere le voci di un millantato immobilismo di FENIOF nei confronti della normativa nazionale di riforma del settore funerario, pubblichiamo, senza ulteriori polemiche, una delle (tante) lettere inviate ai diversi referenti politici impegnati a Roma nella valutazione del testo.
Confidando di trovare sotto l’albero il regalo più ambito, Vi rinnovo i nostri migliori auguri di un felice Natale e di uno splendido e prospero anno nuovo.





Bologna, 27/10/2005
Prot. n. 051412/AB

Alla cortese attenzione del Sig.
Ministro della Salute
Francesco Dott. Storace

Ministero della Salute
-ROMA-


Spett.le Sig. Ministro Storace,

facendo seguito a quanto comunicatoLe con il ns. precedente Prot. 051067/AB del 22 luglio 2005, siamo a riscriverLe rinnovando il nostro apprezzamento per quello che ha saputo fare nell’ambito del Suo mandato e, allo stesso tempo, confidando che Lei voglia interessarsi personalmente affichè il testo del D.d.L. S3310 possa terminare quanto prima possibile il proprio iter di approvazione e divenire legge di Stato.
Come FE.N.I.O.F. – Federazione Nazionale Imprese Onoranze Funebri, abbiamo infatti recepito con grande piacere che il testo del D.d.L. S3310 in data 19 luglio 2005 sia stato approvato dalla XII° Commissione Permanente del Senato, ma il fatto che, a tutt’oggi, la discussione in Aula del testo suddetto non sia ancora avvenuta, genera in noi, nonché nella totalità degli operatori funerari italiani, un motivato timore di non riuscire a vedere approvata una norma di revisione della normativa funeraria che, invero, attendiamo da tempo.
Infatti, il testo dell’S.3310, con il suo articolato di 14 articoli densi di contenuti importanti ed innovativi, rappresenta per gli operatori funebri un concreto, attuale e corretto primo passo verso una ulteriore qualificazione del settore e, per le famiglie toccate dall’evento luttuoso, una norma che consente di fruire di servizi più articolati e professionali, nonché di maggiori tutele per quanto riguarda la libertà di scelta degli operatori funebri e dei servizi connessi al funerale.
L’importanza di una legge quadro quale potrebbe essere l’S.3310 (una volta approvata in Aula), risulta altresì evidente soprattutto alla luce del fatto che alcune regioni italiane (Lombardia ed Emilia Romagna in primis) hanno già legiferato in materia ed altre regioni si apprestano a farlo.
La confusione normativa che potrebbe derivare dalla facoltà di ogni regione di emanare specifiche leggi in materia funeraria, risulta altresì evidente. L’assenza di una legge di Stato da utilizzare quale “faro”, comporterebbe problemi sia agli operatori funebri, costretti ad adeguarsi a normative differenti da regione a regione e potenzialmente in contrasto tra loro, ma soprattutto ai dolenti che, a seconda del territorio, si potrebbero vedere concessi o negati dei diritti che riteniamo debbano invece essere resi disponibili a tutta la popolazione italiana.
Una legge quadro che concerti e renda uniformi le normative regionali, pur salvaguardando le legittime autonomie legislative demandate a queste ultime, è necessaria ed urgente. Necessaria, perché è dal lontano 1990 (con il D.P.R. 285/90) che la normativa nazionale in materia di polizia mortuaria, non viene rivista ed aggiornata. Urgente invece, perché molte regioni non hanno ancora legiferato localmente in attesa di una legge nazionale che detti delle regole omogenee e spendibili su tutto il territorio italiano.
L’attesa circa l’approvazione da parte dell’Aula del testo dell’S3310 sta pertanto comportando un rallentamento dell’importante e necessario processo di regolamentazione ed innovazione del comparto funerario.
Sulla scorta delle suddette argomentazioni, confidiamo che Lei voglia interessarsi affinché la lettura in Aula dell’S.3310, che segnerebbe il termine dell’iter di approvazione di tale D.d.L., possa avvenire entro il più breve tempo possibile.
E’ un desiderio condiviso da migliaia di operatori funerari e, soprattutto, da tutte le famiglie italiane (mediamente composte da 3 persone) che in Italia ogni anno sono toccate da uno dei 550.000 eventi luttuosi.
Restando a disposizione per ulteriori eventuali chiarimenti, Le auguriamo un proficuo lavoro e porgiamo cordiali saluti.

Il Presidente
A.Renato Miazzolo


Il Segretario

Alessandro Bosi