«Sono
morto per finta per vedere come reagivano le persone che
mi conoscono».
E
quello che il Sig. Pietro Tramontin, un operaio di 46 anni,
ha serenamente reso noto ai giornalisti che lhanno
intervistato circa uno scherzo architettato
con eccessiva leggerezza e senza pensare alle conseguenze.
Lo scherzo che il Sig. Tramontin ha deciso di organizzare
ai danni dei propri compaesani è stato quello di
inscenare la propria scomparsa.
«La
gente del paese a volte mi prende in giro, soprattutto quando
mi vede andare in bicicletta e cè anche chi,
pur conoscendomi benissimo, non mi saluta mai. Allora ho
pensato di fare un bello scherzo a tutti, simulando la mia
morte. Volevo vedere come reagiva la gente e capire se qualcuno
avrebbe commentato con un era ora».
Per
fare ciò ha telefonato al parroco di Farra dAlpago
(Belluno) e fingendosi il proprio fratello ha comunicato
al prete lavvenuto decesso.
«Suoni
lagonia e metta fuori dalla chiesa gli annunci funebri
provvisori» ha detto al parroco che, mestamente e
senza avere motivo di dubitare della veridicità della
notizia (anche perché nuovo del paese), ha prontamente
attuato quanto richiestogli.
Come
spesso accade nelle piccole realtà di paese, in ben
poco tempo tutti gli abitanti sono stati a conoscenza del
decesso del Sig. Tramontin.
«Hai
saputo? E morto Piero Tramontin!». «Ma
no, che mi dici? Cosè successo?» Frasi
di rito che ben presto sono sulla bocca di tutti.
Invero
qualcuno che ha stentato a credere alla dipartita di Tramontin
cè stato. Anche perché dopo avere annunciato
il proprio decesso, lorganizzatore dello scherzo non
si è fatto scrupolo di uscire in bicicletta per il
paese facendosi inevitabilmente vedere da qualcuno.
Un
cliente del ristorante locale, La Cascina, che entrando
si è sentito annunciare la morte del Sig. Tramontin
infatti non poteva credere alle parole dei propri interlocutori.
«Maccome!? Ma se lho visto passare in bicicletta
due minuti fa? Come fa a essere morto così in fretta?».
I
vicini di casa più sensibili si sono poi recati a
casa della madre del Sig. Tramontin per avanzare le loro
condoglianze e cercare di consolare lanziana signora
per la perdita del figlio. Entrando in casa hanno trovato
sia la madre che il figlio (evidentemente sano e vegeto)
rimanendo molto stupiti.
Quando
però sono giunti anche i Carabinieri a chiedere spiegazioni,
il Sig. Tramontin ha dovuto confessare di avere architettato
lo scherzo, adducendo le motivazioni che abbiamo riportato
in premessa.
«I
Carabinieri mi hanno spiegato che lo scherzo da me organizzato
costituisce reato ha reso noto Tramontin- ma tutto
sommato però è stato divertente e
anche
utile».
Lorganizzatore
dello scherzo ora rischia una denuncia per procurato allarme