Anche questanno, godute le meritate vacanze estive,
la Federazione ha ripreso le attività ed i lavori
avviati prima della pausa di agosto. Settembre si preannuncia
un mese denso di impegni importanti che non possono e non
devono essere derogati.
In
merito a quanto disposto dalle leggi regionali di Emilia
Romagna e Lombardia molti Comuni, a tuttoggi, non
sono correttamente informati di quanto introdotto dalle
normative e corrono il fondato rischio di adottare comportamenti
non corretti o superficiali. Ciò mina pericolosamente
la funzionalità e lefficienza delle leggi,
vanificandone gli intendimenti.
Nei
mesi scorsi diversi associati si sono rivolti alla nostra
Segreteria lamentando i comportamenti adottati da alcune
amministrazioni comunali che parrebbero avere rilasciato
con eccessiva leggerezza le autorizzazioni allesercizio
dellattività funebre a soggetti privi di requisiti
validi.
In
Lombardia e in Emilia Romagna moltissime imprese funebri
si sono già adeguate, secondo le diverse opzioni
possibili, a quanto disposto dalle normative regionali mentre
altre lo stanno facendo per giungere preparate alle scadenze
dettate dalle leggi. Questo processo di strutturazione è
stato tuttaltro che indolore e, in taluni casi, ha
comportato anche ingenti investimenti.
Quale
Federazione Nazionale delle Imprese Funebri il nostro impegno
di sempre è quello di salvaguardare gli interessi
di quella imprenditoria sana che crede in questo
lavoro e che, pur con sacrifici, intende assicurare un futuro
alle proprie aziende investendo su di esse.
Abbiamo
ben chiare le perplessità di alcuni nostri associati
che, dopo avere strutturato le proprie imprese sulla base
dei requisiti di legge facendo fronte anche ad impegnativi
esborsi finanziari, hanno constatato che da parte di diverse
Amministrazioni Comunali non sono stati attuati con adeguata
attenzione e serietà i controlli delle documentazioni
fornite per ottenere il rilascio delle nuove autorizzazioni
allesercizio dellattività funebre. Trovarsi
equiparati allavventuriero di turno che senza arte
né parte e, al massimo, con un telefono cellulare
opera sul territorio in barba alle leggi e creando turbative
di mercato, è comprensibilmente preoccupante e svilente.
Un
intervento diretto da parte nostra è stato ed è
tuttora necessario.
Per
risolvere alcune situazioni sono fortunatamente bastate
le raccomandate inviate dalla nostra Segreteria allattenzione
dei diversi Uffici Comunali preposti al rilascio delle nuove
autorizzazioni che, recando corrette informazioni su quanto
disposto dalle normative regionali, hanno fatto sì
che venissero applicati comportamenti corretti.
In
altri casi, invece, pare che non siano stati attuati i doverosi
controlli preventivi sui requisiti e che i Comuni non si
siano interessati di verificare la dismissione di appalti
quali la gestione dei cimiteri o delle camere mortuarie
vietati alle imprese funebri dalle nuove normative regionali.
Paradossalmente, ad agosto 2006 cè stato anche
chi ha indetto un bando di gara riservato alle imprese funebri
lombarde per affidare in gestione le operazioni cimiteriali.
Cè
quindi ancora molta confusione non solo sui requisiti strutturali,
ma anche su come comportarsi per i trasporti funebri, le
visite necroscopiche, gli appalti: sono tutti argomenti
che, complici le scadenze fisse dettate dalle leggi regionali
e dai relativi regolamenti, non possono rimanere confusi,
ma vanno quanto prima chiariti per evitare che il perdurare
di status non corretti vanifichi quanto di buono è
stato introdotto.
A
settembre saremo impegnati a fianco delle imprese che hanno
richiesto il nostro intervento per cercare di chiarire,
in appuntamenti fissati già da luglio con i Comuni
interessati, le situazioni in contrasto con la legge e per
porvi quanto prima rimedio. Nello stesso periodo, su problematiche
diverse, avremo anche incontri in altre zone dItalia,
tra le quali la splendida Sicilia, sui quali avremo modo
di relazionarvi in futuro.
Voglio
concludere questo mio intervento annunciandovi che, a breve,
si dovrebbe concretizzare la nascita di una associazione
provinciale piacentina aderente a Feniof che, con il supporto
della Federazione nazionale, opererà sul territorio
a salvaguardia degli interessi delle locali imprese funebri
associate. Il fatto che una quindicina di aziende, pur nel
rispetto della propria individualità ed indipendenza,
decida di aggregarsi per fronteggiare le proprie problematiche
aderendo a Feniof è un fatto più che positivo.
Oserei dire gratificante e valida moneta a saldo del nostro
ultraquarantennale impegno.