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IL TEMA




Quando un associato chiede l'intervento di Feniof, Feniof risponde!
A cura di Alessandro Bosi


Anche quest’anno, godute le meritate vacanze estive, la Federazione ha ripreso le attività ed i lavori avviati prima della pausa di agosto. Settembre si preannuncia un mese denso di impegni importanti che non possono e non devono essere derogati.

In merito a quanto disposto dalle leggi regionali di Emilia Romagna e Lombardia molti Comuni, a tutt’oggi, non sono correttamente informati di quanto introdotto dalle normative e corrono il fondato rischio di adottare comportamenti non corretti o superficiali. Ciò mina pericolosamente la funzionalità e l’efficienza delle leggi, vanificandone gli intendimenti.

Nei mesi scorsi diversi associati si sono rivolti alla nostra Segreteria lamentando i comportamenti adottati da alcune amministrazioni comunali che parrebbero avere rilasciato con eccessiva leggerezza le autorizzazioni all’esercizio dell’attività funebre a soggetti privi di requisiti validi.

In Lombardia e in Emilia Romagna moltissime imprese funebri si sono già adeguate, secondo le diverse opzioni possibili, a quanto disposto dalle normative regionali mentre altre lo stanno facendo per giungere preparate alle scadenze dettate dalle leggi. Questo processo di strutturazione è stato tutt’altro che indolore e, in taluni casi, ha comportato anche ingenti investimenti.

Quale Federazione Nazionale delle Imprese Funebri il nostro impegno di sempre è quello di salvaguardare gli interessi di quella imprenditoria “sana” che crede in questo lavoro e che, pur con sacrifici, intende assicurare un futuro alle proprie aziende investendo su di esse.

Abbiamo ben chiare le perplessità di alcuni nostri associati che, dopo avere strutturato le proprie imprese sulla base dei requisiti di legge facendo fronte anche ad impegnativi esborsi finanziari, hanno constatato che da parte di diverse Amministrazioni Comunali non sono stati attuati con adeguata attenzione e serietà i controlli delle documentazioni fornite per ottenere il rilascio delle nuove autorizzazioni all’esercizio dell’attività funebre. Trovarsi equiparati all’avventuriero di turno che senza arte né parte e, al massimo, con un telefono cellulare opera sul territorio in barba alle leggi e creando turbative di mercato, è comprensibilmente preoccupante e svilente.

Un intervento diretto da parte nostra è stato ed è tuttora necessario.

Per risolvere alcune situazioni sono fortunatamente bastate le raccomandate inviate dalla nostra Segreteria all’attenzione dei diversi Uffici Comunali preposti al rilascio delle nuove autorizzazioni che, recando corrette informazioni su quanto disposto dalle normative regionali, hanno fatto sì che venissero applicati comportamenti corretti.

In altri casi, invece, pare che non siano stati attuati i doverosi controlli preventivi sui requisiti e che i Comuni non si siano interessati di verificare la dismissione di appalti quali la gestione dei cimiteri o delle camere mortuarie vietati alle imprese funebri dalle nuove normative regionali. Paradossalmente, ad agosto 2006 c’è stato anche chi ha indetto un bando di gara riservato alle imprese funebri lombarde per affidare in gestione le operazioni cimiteriali.

C’è quindi ancora molta confusione non solo sui requisiti strutturali, ma anche su come comportarsi per i trasporti funebri, le visite necroscopiche, gli appalti: sono tutti argomenti che, complici le scadenze fisse dettate dalle leggi regionali e dai relativi regolamenti, non possono rimanere confusi, ma vanno quanto prima chiariti per evitare che il perdurare di status non corretti vanifichi quanto di buono è stato introdotto.

A settembre saremo impegnati a fianco delle imprese che hanno richiesto il nostro intervento per cercare di chiarire, in appuntamenti fissati già da luglio con i Comuni interessati, le situazioni in contrasto con la legge e per porvi quanto prima rimedio. Nello stesso periodo, su problematiche diverse, avremo anche incontri in altre zone d’Italia, tra le quali la splendida Sicilia, sui quali avremo modo di relazionarvi in futuro.

Voglio concludere questo mio intervento annunciandovi che, a breve, si dovrebbe concretizzare la nascita di una associazione provinciale piacentina aderente a Feniof che, con il supporto della Federazione nazionale, opererà sul territorio a salvaguardia degli interessi delle locali imprese funebri associate. Il fatto che una quindicina di aziende, pur nel rispetto della propria individualità ed indipendenza, decida di aggregarsi per fronteggiare le proprie problematiche aderendo a Feniof è un fatto più che positivo. Oserei dire gratificante e valida moneta a saldo del nostro ultraquarantennale impegno.