Lutto

 


Un rocordo di Alvaro Valsecchi

A cura della Redazione

In data 16 agosto 2005 è mancato Alvaro Valsecchi. Tale notizia ci ha profondamente toccati e, nell’unirci alla Sua famiglia in questo doloroso momento, vogliamo ricordare nelle righe scritte dal Rag. Primavesi, sia il socio, nonché ex Consigliere Nazionale FENIOF, che e soprattutto l’amico.

La improvvisa scomparsa dell’Amico Alvaro mi ha dolorosamente colpito.

Ci ha lasciati attoniti e increduli per un evento che – anche se è attività quotidiana per un operatore funerario – quando coinvolge qualcuno della famiglia o degli amici è un ancor più duro richiamo alla realtà della vita.

Alvaro ci lascia nel fiore degli anni dopo aver creato una valida attività imprenditoriale: la RADIV.

Chi lo ha conosciuto – e sono senz’altro in molti – lo ricorda come un attivo imprenditore pieno di iniziative di successo.

Io vorrei ricordare un fatto al quale ho assistito e che ritengo si possa considerare l’atto di nascita della RADIV.

Era la fine degli anni 70 e la Feniof organizzò un viaggio professionale in Belgio con visita a varie installazioni locali.

Alvaro (chiamato scherzosamente “Cucciolo” dagli amici del GILIOF) faceva parte della comitiva.

Giunti in Belgio iniziammo le visite e – dopo un cimitero e un crematorio – arrivammo ad una impresa funebre.

Qui ci fu presentato il servizio e gli strumenti usati.

Tra questi un innovativo sistema di allestimento per camere ardenti.

Rientrati in albergo andammo poi a dormire.

Il giorno seguente, durante la prima colazione, Alvaro ci raccontò (in modo eccitato che ancora ricordo) che – colpito da quanto aveva visto (la camera ardente) – prima di coricarsi aveva subito telefonato alla Moglie dicendole di aver una grandiosa idea nella testa e che al rientro a casa le avrebbe spiegato di cosa si trattasse, ma che prevedeva sarebbe stato senz’altro un successo.

Beh, ora non dico che il successo della RADIV stia solamente in quell’allestimento, ma certo ha contribuito a farla nascere.

Ecco, io ricorderò sempre Alvaro come lo vidi in quella sera con la sua (quasi) infantile eccitazione per quanto aveva appena visto e l’entusiasmo per quanto meditava di fare.

Giovanni Primavesi