Come
i nostri lettori ricorderanno, precedentemente su L’informatore,
avevamo riportato la romantica notizia del Sig. Sakae Hatashita,
il vecchio marinaio americano originario del Giappone che, dopo
la morte della moglie, aveva intrapreso l’avventuroso viaggio in
navigazione solitaria attraverso l’Oceano Pacifico per riportare
le ceneri della consorte nella terra degli antenati, il Giappone.
Il
viaggio del Sig. Hatashita non è stato dei più sereni, come peraltro
era prevedibile considerate le insidie che una attraversata transoceanica
in solitaria può comportare, infatti nel viaggio verso il Giappone
il suo yacht, il Miya, è incappato in diverse tempeste e in una
collisione con un pescareccio nel quale il marinaio ha riportato
una seria ferita ad un braccio.
La
tenacia del Sig. Hatashita ha però consentito alla propria imbarcazione
di raggiungere la località di Nagano, sulle coste nipponiche, ove
il marinaio ha potuto deporre le ceneri della sua amata consorte
presso la tomba di famiglia.
Compiuta
la propria missione, il Sig. Hatashita ha intrapreso il viaggio
di ritorno il 15 giugno scorso, salpando dal porto di Miura, a sud
di Tokyo, ove per la prima volta aveva incontrato colei che divenne
poi sua sposa.
A
nulla pare siano serviti i consigli degli esperti marinai giapponesi
che hanno fino all’ultimo tentato di dissuadere il Sig.Hatashita
dall’intraprendere il viaggio verso gli Stati Uniti.
Purtroppo,
il 6 luglio, la Guardia Costiera, avvisata da alcuni pescatori,
ha rinvenuto il corpo senza vita del marinaio disteso sul ponte
della propria imbarcazione, a circa 1.200 km ad est delle coste
nipponiche sull’Oceano Pacifico.
A
completamento della notizia precedentemente pubblicata ed in omaggio
al Sig. Hatashita ed alla sua romantica e singolare missione, ci
siamo sentiti in dovere di aggiornarVi sull’epilogo, seppur triste,
della vicenda.
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