Assemblea 2005

 


La relazione del Presidente all’Assemblea FENIOF 2005

A cura di Renato Miazzolo



Trascriviamo di seguito l’intera relazione che, per Statuto, il Presidente della FENIOF A. Renato Miazzolo, ha svolto in occasione dell’Assemblea Nazionale FENIOF tenutasi presso la sede sociale della federazione all’Interporto di Bologna in data 20 luglio 2005.

Come tradizione vuole, sul prossimo numero de l’Informatore, verranno pubblicati gli allegati consegnati ai partecipanti all’Assemblea, ovvero il verbale, le delibere ed i bilanci, nonché la relazione dei Revisori dei Conti FENIOF per l’anno 2004.

                                                                                              La Segreteria

 

Cari amici, cari Associati,

l’anno 2004 è stato per FENIOF denso di attività e di risultati estremamente significativi che ho il piacere di riassumerVi in questa mia relazione che, come di consueto ogni anno, sono a leggerVi in occasione della Assemblea Generale FENIOF.

Quale prologo a quanto seguirà, ritengo però doveroso condividere con Voi la mia personale gratificazione nel constatare che, dopo quarant’anni di attività svolta al servizio delle imprese di onoranze funebri, il lento ma costante lavoro svolto da FENIOF per la qualificazione del nostro comparto, alla luce delle recenti normative regionali e nazionali, pare che stia ottenendo i risultati sperati.

Quello della qualificazione del nostro comparto e dell’applicazione di regole omogenee e giuste a tutela delle imprese e dei dolenti, è sempre stata la “mission” che FENIOF, da quel lontano 1965 in cui venne fondata, ha sempre cercato di ottenere. E per far ciò non è possibile ricondurre le azioni da intraprendere in poche ed individuate materie, perché l’attività della Federazione è giusto che riguardi tutti gli aspetti dell’attività. Così è dunque stato sino ad oggi e così sarà anche per il futuro.

Senza una analisi completa di tutti gli aspetti e dei fattori connessi al nostro comparto, è infatti inutile parlare di qualificazione del settore e risulta altresì utopistico credere che la attesa riforma del regolamento di polizia mortuaria possa da sola risolvere le fossilizzate problematiche del nostro comparto. Senza una analisi che tenga conto della corretta applicazione dei rapporti di lavoro (Contratto) o se manca una individuazione tributaria validamente applicata (Fisco), o se le norme che riguardano la nostra attività sono poi disattese da chi ne deve controllare la qualità (Legge 626, Leggi di P.S, posizioni commercianti dominanti, ecc.), difficilmente potremo assistere ad una concreta svolta della nostra categoria.

Credo che FENIOF quest’anno non si sia né negata né tirata indietro davanti a simili sfide e confido che il rapido riassunto dell’attività svolta possa essere di concreta testimonianza che l’attività della Federazione sia stata a 360° su tutti gli aspetti legati alla nostra attività. E’ un impegno grande che FENIOF ha assunto anni fa con tutti Voi e al quale anche oggi sta ottemperando con nuova vitalità e voglia di fare.

Analizziamo pertanto insieme i significativi risultati di quest’anno.

NORME FUNERARIE
NAZIONALI E REGIONALI

LIBERALIZZAZIONE TRASPORTI FUNEBRI

PRESENZA DELLE IMPRESE NEGLI OSPEDALI

Sul fronte normativo e’ stato un anno intenso caratterizzato di incontri a tutti i livelli. In parallelo con i lavori al D.d.L. nazionale, FENIOF ha collaborato ai diversi tavoli di lavoro regionali volti alla definizione di normative e regolamentazione del settore funerario

L’iter dell’ex DdL 4144 (Sirchia-Pisanu), ora S.3310, lo conosciamo tutti grazie alla puntale informazione che la Segreteria ha saputo dare nell’arco di quest’anno. Il Disegno di Legge di riforma della “Disciplina delle attività nel settore funerario” dalla Camera è passato all’analisi del Senato e confidiamo che possa essere approvato entro l’estate. Nel caso ciò avvenisse non potremmo che rallegrarcene. L’importanza di una “legge quadro” nazionale che detti regole comuni ed omogenee e che venga tenuta in doverosa considerazione dalle Regioni in sede di legiferazione locale in ambito funerario, risulta oltremodo evidente. Non ultimo importante aspetto del D.d.L. nazionale in sede di valutazione del Senato, il fatto che questo testo interviene in materie che risultano evidentemente di grande interesse per l’imprenditoria privata.

A tal proposito nel corso di quest’anno sono state diverse le azioni “politiche” intraprese da FENIOF affinchè il testo nazionale proseguisse correttamente il proprio iter di approvazione. Come di consueto, qualora l’S.3310 dovesse essere approvato dal Senato, non mancheremo di comunicarlo con il tempismo e la completezza di informazione consueta.

Il 2004 è stato un anno importante anche perché ha visto concludersi l’iter legislativo della Regione Lombardia, la prima regione italiana ad avere una propria legge e regolamento attutivo in materia, con l’emanazione del regolamento della Legge 22/03 che è operativo dal febbraio 2005 e di alcune circolari chiarificatrici.

Anche le regioni Emilia Romagna e Marche hanno varato la propria legge e nel corso di quest’anno si ultimeranno i lavori con l’introduzione dei vari regolamenti attuativi.

Anche le altre regioni italiane quali Piemonte, Veneto, Toscana, Campania ed Abruzzo stanno attuando provvedimenti che ci riguardano da vicino ma il lavoro risulta lungo e complesso. I nostri Organismi Rappresentativi Regionali però sono ben presenti sui diversi tavoli di lavoro e le varie proposte in discussione saranno doverosamente vagliate ed argomentate con la consueta serietà e competenza.

L’impegno profuso da parte di FENIOF è stato ed è quello di avere una legislazione funeraria qualificante sia per le aziende che vi operano, sia per i cittadini che devono poi usufruire dei servizi funerari e cimiteriali. Tale impegno è altresì volto ed evitare che una non chiara formalizzazione delle norme possa generare dubbi interpretativi, che sono l’ultima cosa della quale il nostro comparto abbisogna e attraverso i suoi rappresentanti regionali la federazione è sempre stata presente ed ha cercato il modo migliore per la qualificazione e soprattutto per cercare di tutelare il patrimonio rappresentato dalle nostre aziende.

Come ben sapete la FENIOF è contraria ai cosiddetti contratti di servizio sottoscritti con organismi esterni alle nostre aziende, al fine di ottenere i requisiti per l’accreditamento all’esercizio dell’attività funebre previsto dalle varie leggi vigenti. Il perché di questa nostra posizione risiede nel fatto che, essendo i requisiti di legge ottenuti grazie a contratti con terzi, questi organismi terzi assumerebbero ben presto un fondamentale ruolo nei confronti delle nostre imprese. Servendosi dei contratti di servizio le nostre imprese diventerebbero presto facile preda di chi, forte dell’importanza del contratto di servizio ai fini dell’accreditamento, diventerebbe il vero padrone delle nostre imprese che da sole, di fatto, non avrebbero più nessun valore. Il risultato di questa operazione sarebbe il vederci trasformati in semplici produttori di servizi per altri (che li potrebbero eseguire senza nessun problema), mentre noi invece dovremmo “azzuffarci” quotidianamente per acquisire il cliente.

Questo non è quello che vuole la FENIOF.

Addirittura le norme regionali emanate da Lombardia, Emilia Romagna e Marche, asserendo le medesime motivazioni avanzate da FENIOF negli anni, hanno sancito negli articolati di legge la necessità di una libera concorrenza sul fronte dell’attività funebre che consenta ai dolenti di poter scegliere liberamente a chi affidare lo svolgimento del servizio (pertanto anche il relativo trasporto funebre.E se lo esegue uno solo per tutti dov’e la libera concorrenza? Si ritorna al monopolio? Privato.)

Noi vogliamo un mercato libero e concorrenziale con aziende in grado di poter stare sul mercato.

I contratti di servizio con aziende terze devono servire a colmare quelle situazioni di picchi di lavoro che spesso si verificano nel nostro settore e, a tal proposito, ben vengano se servono a migliorare la produttività delle nostre aziende.

Proseguiremo su questa strada della qualificazione anche attraverso la formazione, che è prevista nelle varie leggi e della quale ne siamo sempre stati i fautori.

Riteniamo che un’adeguata formazione e informazione, prevista dalle leggi regionali emanate, in questo importante momento di cambiamento, sia importante e ci vedrà impegnati nel prossimo futuro, in concerto con importanti organismi di formazione, per organizzare i corsi professionali richiesti che saranno tenuti da qualificati insegnanti.

E’ questa una cosa molto importante. Si sta creando la classe dirigente del settore e bisogna farlo con i dovuti modi e non con insegnanti e sistemi improvvisati, magari soltanto con il miraggio di far quattrini.

Abbiamo continuato a combattere l’illegalità delle privative dei trasporti funebri che in alcuni comuni, anche importanti continuano ad esistere.

Oramai la situazione dovrebbe essere stata sufficientemente chiarita, ma mi pare importante ribadire il fatto che quanto si sta verificando sul territorio nazionale circa la revoca delle privative, di fatto non fa altro che ribadire la veridicità dei principi esposti a riguardo da FENIOF negli anni. Tra l’altro, sulla scorta di quanto asserito dall’Antitrust circa l’illegittimità delle privative sui trasporti funebri, nonché sulle numerose sentenze che hanno creato dei solidi e validi precedenti giurisprudenziali avversi alle privative, si sta finalmente assistendo ad una progressiva ma costante liberalizzazione sul fronte dei trasporti funebri.

Stiamo così finalmente assistendo alla vittoria in una delle missioni nelle quali FENIOF è stata per tanto tempo impegnata, vittoria celebrata da quanto è accaduto e sta tutt’ora accadendo in tanti comuni d’Italia (esemplare , tra tutte, la cessazione della privativa su Como e Bergamo dopo decenni di privativa).

Circa la salvaguardia della concorrenza tra le imprese e la libera scelta da parte dei dolenti la FENIOF è dovuta intervenire più volte nel corso dell’anno per invitare, con precedenti giurisprudenziali alla mano, le diverse amministrazioni sanitarie che avevano indetto bandi di appalto per l’affidamento delle camere mortuarie alle imprese funebri, a ritirare immediatamente tali bandi pubblici. Grazie al tempestivo intervento della FENIOF, il pericolo di tali illegittimi affidamenti sono stati scongiurati con evidente soddisfazione da parte delle imprese dei territori interessati da simili iniziative.

Per quanto concerne la scelta, da parte di alcune amministrazioni comunali, di proseguire sulla strada dei servizi convenzionati, ci siamo sentiti in dovere di intervenire prontamente anche contro tali decisioni. Infatti, così facendo, le amministrazioni comunali continuano in un sistema che ormai fa parte del passato ma che costituisce posizione di rendita per coloro che vi aderiscono in quanto, senza dover spendere nulla in promozione, si ritrovano a effettuare servizi, a volte anche in numero consistente, a scapito di chi investe nell’attività.

E’ anche in queste azioni che risulta tangibile la necessità di una Federazione forte e competente quale la FENIOF, senza la quale con ogni probabilità sarebbero stati formalizzati appalti che avrebbero creato una forte ed ingiusta turbativa di mercato.

CONTRATTO DI
LAVORO

Il contratto collettivo di lavoro, scaduto il 31 marzo 2004, è stato per mesi sottoposto alla fase di rinnovo e, a seguito del recente incontro del 14 luglio 2005 con le rappresentanze sindacali, si è finalmente giunti alla firma dell’ ipotesi di accordo che farà si che in settembre venga ufficialmente sottoscritto il testo completo del rinnovato CCNL. La specifica Commissione Affari Sindacali FENIOF, coadiuvata da competenti consulenti e da CONFCOMMERCIO, è stata per mesi impegnata nelle trattative atte a questo difficoltoso rinnovo contrattuale. Certamente, rispetto agli anni passati, questa trattativa è stata più complicata in quanto ha comportato una analisi che tenesse in doveroso conto le vigenti leggi in materia di mercato del lavoro (ad esempio gli istituti contrattuali previsti dalla c.d. Legge Biagi due anni fa non esistevano) nonché delle variazioni che, è naturale, con gli anni dovessero essere attuate sull’articolato contrattuale per renderlo più elastico e fruibile da parte delle imprese pur nel doveroso rispetto dei lavoratori.

Da parte nostra, abbiamo la certezza di avere fatto tutto il possibile per poter formalizzare un CCNL che sia veicolo di maggiore flessibilità rispetto ad un tempo per le imprese funebri, flessibilità che confidiamo possa essere un valido mezzo per risolvere le connesse problematiche inerenti al personale ed ai criteri di somministrazione del lavoro.

STUDI DI SETTORE

Il 2004 è stato il secondo anno d’applicazione degli Studi di Settore riferiti alla nostra attività. FENIOF ha pertanto ripreso i contatti precedentemente avviati con l’Agenzia Generale delle Entrate e la S.O.S.E., la Società incaricata di realizzare tutti gli studi e, quindi, anche quello del nostro comparto.

Con partner CONFCOMMERCIO, la nostra Commissione a tal proposito costituita, ha avanzato nei mesi le proprie osservazioni circa la perfettibilità dei criteri utilizzati dagli Studi di Settore, lamentando la necessità di tenere conto di una pluralità di fattori aggiuntivi rispetto a quelli originariamente definiti dall’Agenzia delle Entrate.

A tal proposito sono tutt’ora in corso incontri a ROMA per chiarire le aree di miglioramento del sistema e definire criteri omogenei e corretti.

Gli esiti di questi incontri saranno come di consueto ben documentati attraverso i nostri organi di comunicazione.

Di questi risultati, per i quali bisognerebbe ringraziare FENIOF per l’impegno profuso da parte dei propri Consiglieri, dal proprio Ufficio Legale ai componenti le varie Commissioni interessate, alla fine beneficiano non solo gli associati ma tutta la categoria funeraria. Sarebbe bello (ma soprattutto giusto) che tutte le imprese funebri riconoscessero questo importante lavoro a FENIOF, dicendo grazie con il versamento della quota associativa annuale. Ricordo infatti, caso mai ce ne fosse ancora bisogno, che la Federazione si sostiene solo grazie ai contributi associativi e che non beneficia di ulteriori mezzi di finanziamento.

SEGRETERIA

Troverete allegato ai documenti che vi sono stati consegnati in sede di verifica poteri, una sintesi di quanto svolto nel 2004 dalla Segreteria.

Sono dati che vanno doverosamente analizzati alla luce delle profonde ed importanti modifiche intervenute all’organico FENIOF. Come tutti ben saprete, a marzo 2004, è stato infatti affiancato al Sig.Samoggia il Sig.Bosi, che, dopo il consueto periodo di prova di 6 mesi, a settembre 2004 ha sostituito, assumendone la carica, lo storico Segretario nazionale FENIOF ormai giunto alla legittima età pensionabile.

Ciò nonostante, i numeri che la Segreteria può vantare, in termini di consulenze cartacee e telefoniche, di azioni intraprese, nonché di presenze istituzionali in diverse parti d’Italia, confermano una operosità ed un impegno che, pur scorgendosi nelle sterili cifre esposte, difficilmente possono essere recepiti dall’analisi di un riassunto operativo così schematico. I segnali di gradimento da parte degli interlocutori che quotidianamente contattano la nostra Segreteria però ci spronano a continuare su questa strada che, evidentemente, risulta essere quella giusta.

INFORMAZIONI
E CONSULENZE

Nell’ambito delle attività di segreteria, ha ricevuto e sta ricevendo un notevole successo, l’I.S.O.L., l’ Informatore Telematico On Line che sta diramando, puntualmente e con un ritmo di circa due informazioni settimanali, tutto ciò che occorre conoscere sull’evoluzione e sull’informazione riferita alla nostra attività. Sono circa 800 spedizioni a notiziario, effettuate via internet a chi, associato, ha reso disponibile alla Federazione il proprio indirizzo di posto elettronica.

Al 31/12/2004 gli ISOL spediti sono stati 129, ed hanno riguardato tutti argomenti di notevole importanza per gli operatori del comparto. I numeri del 2004 circa gli ISOL inviati ai nostri soci dovrebbero essere confermati anche nel 2005 (anche se il 2004 è stato un anno eccezionale caratterizzato da molte novità inerenti il comparto, difficilmente ripetibile).

Poiché riceviamo costanti apprezzamenti per la tempestività e per l’importanza dei nostri notiziari (non è mai stata intenzione di FENIOF emanare notizie banali o inutili), riteniamo di confermare la gratuità di tale servizio ai nostri soci anche per il futuro.

E’ opportuno sottolineare che anche i non associati ricevono l’ISOL, ma solo con l’annuncio della notizia (in pratica solamente il titolo) e senza alcuna aggiunta di documentazioni, commenti, redazionali, o quant’altro di illustrativo ed importante. D’altronde, è opportuno che solo chi è socio e sostiene la FENIOF possa beneficiare pienamente di tale servizio.

L’informaSoci tradizionale non è mutato ma, pur essendo redatto e stampato presso la sede nazionale FENIOF, in evidente “economia” di estetica e di materiali, è tutt’ora indubbia la validità dello strumento che consente ai nostri associati di ricevere puntualmente a domicilio in forma cartacea tutte le più importanti notizie mensili inerenti al comparto.

Una nota dolente, non sul fronte dei contenuti ma delle tempistiche, spetta a L’Informatore, che purtroppo viene recapitato in costante e cronico ritardo rispetto al mese indicato in testata. Nel 2003 la direzione della rivista si scusò pubblicamente con i lettori, noi non possiamo far altro che rinnovare le nostre scuse in questa sede.

Per quanto concerne l’annuario delle imprese funebri italiane, è in corso una verifica delle informazioni in nostro possesso, finalizzata alla creazione di un prodotto molto migliore di quello editato nel 2003 (che conteneva errori ed era strutturato sulla base di un criterio che non lo rendeva facilmente consultabile).Terminata questa fase di verifica, con ogni probabilità procederemo in tempi rapidi alla stampa ed alla distribuzione del prodotto.

SITUAZIONE
ASSOCIATIVA

La situazione associativa della FENIOF, pur lontana dai numeri di diversi anni fa, è risultata in leggero miglioramento. L’emorragia di soci che abbiamo constatato nel corso del 2002 dopo essere rallentata nel 2003 risulta essersi stabilizzata nel 2004 con tangibili ed incoraggianti segnali di ottimismo per il 2005.

Probabilmente l’approvazione delle leggi regionali, la nostra evidente presenza sui tavoli costituzionali atta a salvaguardare regole giuste ed omogenee per tutti gli operatori del comparto, e non ultima, il nostro lavoro connesso al testo di riforma nazionale, hanno correttamente trasferito ai nostri soci (ed ex soci) il giusto messaggio che FENIOF non ha abbassato la guardia e continua come sempre imperterrita il proprio lavoro.

SITUAZIONE
ECONOMICA

Il 2004 si è concluso con 231.066,64 Euro di Proventi per un un ammontare di costi di 258.044,34 Euro, con un conseguente passivo di 26.977,70 Euro.

Non è una situazione rosea ma che, da un lato, ha altresì delle giustificazioni plausibili. Per circa sei mesi la Segreteria ha dovuto far fronte al duplice costo del Segretario uscente e dell’impiegato entrante, cosa che ha evidentemente fatto lievitare i costi del personale della Segreteria. Tale eccezionale situazione non sussisterà il prossimo anno in quanto, come detto, il Sig. Samoggia non risulterà più nell’organico impiegato in Segreteria. Ciò comporterà certamente uno sgravio di costi sensibile che dovrebbe consentire nel 2005, in concerto con le maggiori domande di associazione rispetto al 2004, di sanare l’attuale situazione.

Rimane pertanto sempre valida la frase che citai l’anno scorso (la paternità spetta in realtà al Sig. Samoggia) ovvero che “Meno finanziamenti si hanno e meno attività si può dare, meno attività si dà e meno soci si hanno, meno soci si hanno e meno finanziamenti possono essere utilizzati… è un cane che si morde la coda, ed uscirne non è affatto facile”.

Concludo, sperando di non averVi annoiato, con considerazioni forse banali ma che invece dovrebbero far pensare, invitandoVi ad attuare concretamente quell’importante opera di proselitismo che i nostri associati dovrebbero mettere in pratica nei confronti di chi associato non è.

La storia del nostro comparto insegna che tutti i principali risultati ottenuti da FENIOF negli anni, sono poi stati di concreto vantaggio per tutta la categoria funebre e fruibili da chiunque, socio e non socio.

E’ un dato di fatto difficilmente contestabile che dovrebbe essere sempre tenuto a mente. Chi tutt’ora ritiene che pagare la quota associativa sia un onere inutile che può essere evitato, è necessario che ragioni sul fatto che per ora, grazie al contributo dei soci attuali, la FENIOF è riuscita a salvaguardare gli interessi del nostro comparto. Domani, quando potenzialmente i contributi non basteranno più a consentire queste azioni politiche ed operative, chi salvaguarderà i Vostri interessi? E’ quarant’anni che sosteniamo la Vostra causa e i risultati sono sotto i Vostri occhi. Perché il nostro lavoro continui e l’imprenditoria privata possa essere debitamente protetta e salvaguardata, è necessario che FENIOF venga messa in condizione di lavorare e possa intraprendere le azioni necessarie.

Il fronte non può essere lasciato sguarnito. E’ così che via via si perdono le battaglie e, alla fine, la guerra.

Grazie.

Bologna 20 luglio 2005

A. Renato Miazzolo