In
data 7 giugno 2005 alle ore 18:30, presso la sede della A.R.O.F.
srl di Ponte San Giovanni (PG) si è tenuta una interessante riunione
con le imprese funebri del territorio di Perugia e dintorni.
A
tale riunione, articolata quale un vero e proprio convegno regionale,
è stata espressamente invitata la FENIOF che ha partecipato volentieri
all’evento inviando quali relatori, il Segretario Nazionale Alessandro
Bosi ed il Consigliere Nazionale Adriano Barbanera.
Questo
momento di incontro tra imprese è stato voluto per iniziativa di
alcuni impresari funebri umbri che, a seguito del recente Codice
Deontologico approvato in data 30
marzo 2005 con la Deliberazione n. 575 della Giunta Regionale dell’Umbria
(pubblicata sul B.U.R. n. 19 del 27 aprile 2005) desideravano conoscere
l’iter d’approvazione del testo e, contestualmente, essere informati
circa gli intendimenti della Regione Umbria relativamente a leggi
e regolamenti inerenti il comparto funerario.
Al
tavolo dei relatori erano presenti, oltre ad i rappresentanti di
FENIOF, il Sig.Prosperi Paolo della impresa funebre A.R.O.F. che
ha gentilmente ospitato la riunione e che ha svolto il ruolo di
mediatore degli interventi di relatori e pubblico, nonché il Dott.
Luca Minniti della Confcommercio della Provincia di Perugia.
La
riunione è cominciata intorno alle ore 18:30 ed ha visto la lodevole
partecipazione di una quarantina di persone in rappresentanza di
circa 35 imprese locali, a dimostrazione dell’interesse delle imprese
locali sulle recenti evoluzioni normative del comparto.
Effettuate
le presentazioni da parte del Sig. Prosperi, il Segretario Nazionale
Alessandro Bosi ha aperto la riunione illustrando nel dettaglio
ai presenti, il ruolo di FENIOF nell’approvazione del Codice Deontologico
Umbro. In tale contesto è stata evidenziata ai presenti la tempestività
con la quale FENIOF ha saputo rispondere alla proposta della Regione
Umbria di inviare le proprie osservazioni e suggerimenti, in quanto
il testo da analizzare fu inoltrato solo il 3 febbraio 2005, il
giorno prima dell’incontro ufficiale fissato dalla Regione Umbria
per la discussione dei contenuti.
Ciò
nonostante il 4 febbraio 2005, congiuntamente ai rappresentanti
delle ASL umbre, FENIOF portò sul tavolo della Regione Umbria le
proprie proposte, alcune delle quali sono state recepite nel testo
che è stato successivamente approvato.
Tra
i suggerimenti e le osservazioni che FENIOF aveva avanzato sia in
forma scritta che oralmente c’erano anche concetti che anticipavano,
nei contenuti, i dettami che altre regioni italiane hanno normato
nell’ambito dei regolamenti di polizia mortuaria regionali. Trattandosi
però di una discussione inerente un “Codice deontologico”, la Regione
Umbria, pur condividendo i concetti ed i ragionamenti espressi in
occasione dell’incontro, ha ritenuto che il testo in discussione
non fosse il mezzo adeguato per normare determinati concetti che
sono dunque stati procrastinati al momento in cui verrà discusso
il testo dell’RPM regionale (in data da definirsi e attualmente
non preventivabile).
Il
Segretario FENIOF Bosi ha altresì lamentato il criterio adottato
dalla Regione Umbria nell’approvare il testo del Codice Deontologico,
alla quale critica si è aggiunto anche il Dott.Minniti di Confcommercio,
in quanto FENIOF fu invitata a discutere il testo in occasione del
4 febbraio per poi sottoporre in data 23 marzo 2005 all’attenzione
dei soli rappresentanti dell’ANCI la bozza del testo in discussione
e recependo le osservazioni da questi proposte, senza possibilità
da parte di FENIOF,Confcommercio e delle ASL di replicare ed argomentare
le proprie posizioni alla luce del testo variato.
Pertanto,
ha aggiunto Bosi, la FENIOF è stata sì lieta di vedere recepite
nel testo del Codice Deontologico alcune delle proprie proposte,
ma contestualmente, anche amareggiata di vedere che il testo approvato
non ha tenuto conto di una serie di importanti organismi che avrebbero
potuto fornire concreto valore aggiunto al testo regionale ed evitare
l’inserimento di articoli non esaustivi e criticabili.
Da
parte dei presenti è infatti stata segnalata quale elemento negativo
del Codice Deontologico, il fatto di fare riferimento alla necessità
di operare con personale qualificato e con cura nel vestire e nel
comportamento, senza porre alcuna indicazione circa i requisiti
delle imprese funebri (come sta accadendo ed è accaduto in altre
regioni) ed indicazioni circa l’inquadramento del personale. Anche
riguardo a ciò FENIOF aveva provato a dare indicazioni in merito
ma tale aspetto, per scelta della Regione, è stato rimandato al
futuro regolamento regionale.
E’
stata altresì lamentata la norma presente all’Art. 7 del Codice
Deontologico, con la quale la Regione Umbria ha inteso delegare
alle imprese funebri l’obbligo di verificare preventivamente che
le casse (di misura regolamentare), destinate al cimitero, possano
essere recepite nei loculi aventi misure ridotte rispetto alla normativa
vigente (per esempio nei cimiteri più vecchi), formalizzando un
obbligo che di norma è di competenza del cimitero (che vende tali
spazi e dunque dovrebbe sincerarsi delle dimensioni e comunicarle
per tempo alle famiglie e/o agli operatori). E’ infatti vero che
è buona norma dell’impresario funebre verificare preventivamente
che simili problemi non si verifichino (anche perché il danno di
tale inconveniente viene, pur ingiustamente, inevitabilmente additato
dai dolenti all’impresa funebre), ma il fatto di rendere tale verifica
un obbligo a capo delle imprese non è stato ritenuto corretto e,
a tal proposito, verranno valutate le opportune forme di intervento.
La
riunione si è protratta fin oltre le ore 21:00, con le molteplici
domande che i presenti impresari funebri hanno avanzato all’attenzione
della FENIOF, ricevendo tutte le informazioni e chiarimenti del
caso.
Il
Segretario FENIOF Bosi e il Consigliere Barbanera sono stati altresì
lieti di constatare il diffuso desiderio degli impresari funebri
umbri di ottenere quanto prima una normativa che qualifichi il comparto
e ponga delle regole comportamentali omogenee.
A
tal proposito, al termine dell’incontro, molti impresari funebri
che hanno condiviso l’operato e le idee della FENIOF, hanno accolto
la proposta avanzata da quest’ultima di procedere quanto prima con
la definizione di una Associazione Locale di imprese funebri di
emanazione FENIOF, che possa concretamente seguire a livello territoriale
l’evoluzione normativa inerente il comparto e, contestualmente,
occuparsi regionalmente delle diverse problematiche ed affrontarle
grazie alla competenza e professionalità della Federazione.
Rinnovando
a tutte le imprese presenti la più ampia collaborazione da parte
di FENIOF per risolvere le locali problematiche, la riunione si
è chiusa poco dopo le ore 21:00, proprio in concomitanza del violento
temporale che ha “spazzato” il centro sud e del quale i telegiornali
hanno tristemente riportato notizia per i molteplici danni inferti
ai territori interessati, rendendo altresì problematico il viaggio
di rientro ai partecipanti.
Simpaticamente,
qualcuno dei presenti non ha potuto non notare come, ultimamente,
i convegni alla quale partecipa la FENIOF siano contraddistinti
da singolari ed eclatanti eventi climatici (anche il convegno organizzato
da FENIOF a Castiglion delle Stiviere il 13 febbraio 2005 fu infatti
caratterizzato da una violenta nevicata che paralizzò mezza Lombardia)
che però non hanno mai portato la Federazione a disertare alcun
momento di incontro e assicurando la presenza dei propri relatori.
Nonostante le avversità esterne il nostro lavoro prosegue…!
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