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Relazione del presidente sulla attività svolta da Feniof nel 2005

Pubblichiamo, come di consueto in questo periodo, la relazione del Presidente Feniof sulle attività della Federazione compiutesi nell’anno precedente. Tale documento, reso disponibile agli associati in occasione della Assemblea Nazionale dei Soci di venerdì 23 giugno 2006, è riferito a quanto svolto dalla Federazione sino al 31 dicembre 2005. Riteniamo doveroso fare questa precisazione in quanto, nell’ambito della relazione, vi sono riferimenti ad azioni e a progetti che si sono sviluppati nei primi mesi del 2006 e dei quali siete già stati informati nei mesi scorsi. L’accordo con Conference Service srl per fiera e rivista, o il documento recante posizioni unitarie e condivise con Federcofit ed Assocofani, ancora da definire al 31 dicembre 2005, si sono poi concretamente realizzati. Confidiamo che i primi benefici effetti di queste azioni possano essere quanto prima tangibili a tutti.

a.b.


Cari Amici, cari Associati,
in occasione della annuale Assemblea dei Soci Feniof, sono a riassumervi in poche righe la densa attività svolta dalla Federazione nell’anno 2005. È curioso e riduttivo che un intero anno di fatiche, di sacrifici, di arrabbiature e, perché no?, di soddisfazioni, sia in definitiva riassumibile nelle poche righe di una relazione. Il rischio è infatti quello di non rendersi conto del reale lavoro svolto e delle relative energie spese. Confido però nella obiettiva capacità dei nostri associati di comprendere sia l’importanza di quanto fatto, sia che quanto è stato portato avanti fa parte di un progetto i cui risultati non possono concretamente essere visibili e tangibili nell’immediato, ma che passo dopo passo, un po’ oggi e un po’ domani, porteranno il nostro comparto verso l’auspicato traguardo. Il traguardo al quale miriamo è quello proprio di tutta la imprenditoria funebre che ha a cuore la propria azienda e vuole garantirle un futuro concreto e più sereno, un futuro che consenta ai nostri figli di proseguire il nostro lavoro nel tempo. Ritengo che nel 2005 siano state intraprese azioni e siano stati ottenuti risultati che ci hanno notevolmente avvicinato al traguardo. Analizziamo pertanto insieme cosa è accaduto e cosa Feniof ha fatto.

NORME FUNERARIE NAZIONALI E REGIONALI
Sul fronte normativo è stato un anno intenso come i precedenti, caratterizzato da incontri a tutti i livelli, sia nazionali che regionali. A livello nazionale, il disegno di legge di riforma delle attività del settore funerario S3310, ha necessitato di una serie di suggerimenti, consulenze ed incontri con i nostri politici di Roma, incontri che, anche grazie al lavoro svolto precedentemente, hanno consentito al testo del DdL nazionale di essere approvato prima da Camera e poi da Senato, a testimonianza che il lavoro di sensibilizzazione della classe politica verso le problematiche del nostro settore ha portato qualche risultato tangibile. È altresì confortante rilevare che è stata riconosciuta l’importanza che da sempre abbiamo dato alla legge di riforma nazionale.
Sulla scorta della devolution e della nuova autonomia legislativa delle regioni, risulta infatti evidente l’importanza di una legge quadro in grado di dettare regole comuni ed omogenee per tutta Italia. Fortunatamente Lombardia ed Emilia Romagna, le prime regioni ad approvare e a rendere esecutive proprie normative regionali in materia funeraria, pur con leggi e regolamenti diversi, hanno di fatto approvato regole e requisiti molto simili. Ciò ha di fatto scongiurato il timore maggiore che avevamo, ovvero di trovarsi davanti a leggi in netto contrasto tra loro. I problemi in sede autorizzativa ed operativa per gli impresari funebri sarebbero stati insormontabili. Anche questo, mi sia consentito dirlo, è un risultato che non è stato raggiunto senza sforzi. Per far sì che le singole regioni approvassero le proprie normative seguendo schemi autonomi (con leggi, regolamenti, deliberazioni, circolari applicative,...), ma, in buona sostanza, prevedendo regole comuni e condivisibili, abbiamo dovuto dar luogo a numerose riunioni ed incontri con i legislatori, incontri che, pur nella perfettibilità della normativa, hanno avuto diversi positivi risultati.
Sulla scorta della nostra richiesta di rendere meno soggettivamente interpretative le normative di Lombardia ed Emilia Romagna, queste due regioni, rispettivamente con la Circolare 21/San del 30 maggio 2005 e con la Deliberazione di Giunta Regionale del 7 febbraio 2005, hanno recepito l’esigenza di fornire ulteriori chiarimenti in merito sia ai requisiti che le imprese funebri dovranno possedere per ottenere la nuova autorizzazione all’esercizio dell’attività funebre, sia per quanto concerne i comportamenti e le attività consentite dalle nuove leggi. Nel corso del 2005 anche altre regioni si sono attivate per quanto concerne l’emanazione di leggi regionali inerenti il settore funerario, mentre altre hanno proseguito l’iter avviato nel 2004. Tra queste attendiamo a breve importanti evoluzioni da parte di Marche, Umbria, Piemonte, Veneto, Toscana, Abruzzo e Campania (anche a livello di nuovi RPM comunali). Ad ogni modo, ciò che risulta importante e confortante è che l’impegno profuso da parte di Feniof per portare avanti a livello nazionale o regionale la propria politica e il proprio pensiero, è stato in parte ripagato dal fatto di trovare sempre più spesso referenti istituzionali recettivi e concordi sul fatto che il nostro comparto necessita oggi più che mai di normative che consentano una svolta sul fronte della qualificazione e della professionalità, sia per le aziende che vi operano, sia per i cittadini che devono poi usufruire dei servizi funerari e cimiteriali.
Dove non è possibile riuscirci in altri modi, è importante che una regolamentazione del nostro comparto venga fatta dalla legge. Come ben sapete il Decreto Bersani da anni ha liberalizzato le licenze e, oggi come oggi, (leggi regionali a parte) chiunque può richiedere ed ottenere l’autorizzazione ad esercitare come impresa funebre. Il risultato di tutto ciò è sotto gli occhi di tutti. A fronte di molte imprese che, nel tempo, hanno saputo strutturarsi ed esercitare con serietà e passione questo mestiere, è di rimando nata una miriade di soggetti che si fatica a chiamare “imprese” che, senza struttura, personale e mezzi, magari con un solo telefonino come strumento di lavoro, hanno rovinato il mercato con servizi poco qualificati, poco professionali e con tariffe impossibili da replicare da chi gestisce una impresa funebre strutturata ed in regola.
Normative regionali come quelle di Lombardia ed Emilia Romagna, oltre a rivendicare diritti sacrosanti dell’imprenditoria funebre privata per quanto concerne la libera concorrenza e mercato (nonché la salvaguardia delle scelte dei dolenti), hanno anche introdotto requisiti minimi per esercitare l’attività funebre. Questi requisiti, frutto di una mediazione tra richieste inaccettabili avanzate da soggetti mossi da interessi di parte e chi, come noi, agisce nel rispetto dell’imprenditoria funebre “sana”, hanno avuto ed avranno il risultato di evitare l’affacciarsi sul nostro comparto di soggetti intenzionati solo a creare turbative di mercato e danneggiare la già debole credibilità e reputazione delle imprese funebri. Reputazione che crediamo fermamente vada salvaguardata soprattutto nel rispetto di chi opera con professionalità, passione e rispetto delle leggi.
Il nostro impegno nel 2005 è stato anche volto ad evitare che a livello regionale venissero consentiti strumenti per ottenere i requisiti strutturali previsti dalle normative che alla lunga potessero non solo indebolire le imprese più piccole, ma addirittura costringerle a chiudere. Come ben sapete Feniof è contraria ai cosiddetti contratti di servizio sottoscritti con organismi esterni alle nostre aziende, al fine di ottenere i requisiti per l’accreditamento all’esercizio dell’attività funebre previsto dalle varie leggi vigenti. Il perché di questa nostra posizione risiede nel fatto che, essendo i requisiti di legge ottenuti grazie a contratti con terzi, questi organismi terzi assumerebbero ben presto un fondamentale ruolo nei confronti delle nostre imprese. Servendosi dei contratti di servizio le nostre imprese diventerebbero presto facile preda di chi, forte dell’importanza del contratto di servizio ai fini dell’accreditamento, diventerebbe il vero padrone delle nostre imprese che da sole, di fatto, non avrebbero più nessun valore. Il risultato di questa operazione sarebbe il vederci trasformati in semplici produttori di servizi per altri (che li potrebbero eseguire senza nessun problema), mentre noi invece dovremmo “azzuffarci” quotidianamente per acquisire il cliente. Diversa è invece da sempre la nostra posizione nei confronti dei Centri di Servizio in supporto alle imprese. I contratti di servizio con aziende terze devono servire a colmare quelle situazioni di picchi di lavoro che spesso si verificano nel nostro settore e se servono a migliorare la produttività delle nostre aziende risultano essere senz’altro gradite. L’importante è evitare che un contratto di servizio si trasformi in un requisito fondamentale per poter operare. Il valore delle nostre aziende va protetto e salvaguardato.

LIBERALIZZAZIONE DEI TRASPORTI FUNEBRI E PRESENZA DELLE IMPRESE NEGLI OSPEDALI
Nel 2005 sono stati molti i soci che hanno richiesto l’intervento di Feniof per fare dismettere a livello locale le residue privative sui trasporti funebri che alcuni Comuni, in completa inosservanza della nutrita giurisprudenza che ne ha sancito l’illegalità, tutt’ora si ostinano a mantenere (soprattutto per gli introiti derivanti alle casse comunali). Oggi sembrano risultati scontati, ma non si dovrebbe dimenticare di riconoscere a Feniof la paternità di alcune pregresse e fondamentali risoluzioni che hanno di fatto consentito di aprire la strada alla dismissione delle privative un po’ ovunque. Anche l’illegittimità delle privative sarebbe sancita automaticamente senza ulteriori problematiche di ordine legale, qualora tutte le regioni italiane si dotassero quanto prima di proprie leggi regionali sulla falsariga di quelle di Lombardia ed Emilia Romagna. Ciò consentirebbe altresì di sancire una volta per tutte l’incompatibilità tra chi esercita l’attività funebre e chi gestisce case di cura, ospedali, camere mortuarie ed obitori. Purtroppo in quelle regioni ove non c’è ancora una legge di tutela (delle imprese e dei dolenti), bisogna adoperarsi sollecitando, giurisprudenza alla mano, la revoca di convenzioni ed appalti per la gestione delle suddette strutture da parte delle imprese funebri. Questo lavoro è stato fatto ed ha dato positivi risultati. L’intervento di Feniof è ed è stato fortemente finalizzante alla positiva risoluzione di simili problematiche. È evidente che, nei casi più complicati, talvolta possa rendersi necessaria una azione legale specifica. Anche in questo caso la nostra Segreteria non si è mai tirata indietro, fornendo agli avvocati delle imprese tutte le informazioni e tutti i documenti necessari per agevolare l’azione legale a vantaggio dei nostri soci.

CONTRATTO DI LAVORO
Il contratto collettivo di lavoro, scaduto il 31 marzo 2004, è stato per mesi sottoposto alla fase di rinnovo e, a seguito dell’incontro del 14 luglio 2005 con le rappresentanze sindacali, si è giunti alla firma dell’ipotesi di accordo che ha spianato la strada alla definizione del definitivo CCNL. La specifica Commissione Affari Sindacali Feniof, presieduta dal Dott. Benetti e coadiuvata da Confcommercio con il supporto di competenti consulenti, è stata per mesi impegnata nelle trattative atte a questo difficoltoso rinnovo contrattuale. È indubbio che, rispetto agli anni passati, questa trattativa sia stata più complicata in quanto ha comportato una analisi che ha dovuto tenere in doveroso conto le vigenti leggi in materia di mercato del lavoro, nonché l’introduzione di norme più elastiche e fruibili da parte delle imprese, pur nel doveroso rispetto dei lavoratori. Il testo del CCNL derivante dall’accordo del 14 luglio 2005 sarà un mezzo che consentirà maggiori flessibilità rispetto ad un tempo per le imprese funebri, flessibilità che siamo certi potrà essere un valido mezzo per risolvere le connesse problematiche inerenti al personale ed ai criteri di somministrazione del lavoro, anche per quelle regioni italiane ove le leggi regionali hanno previsto requisiti in merito ai criteri d’assunzione.

STUDI DI SETTORE
Il 2005 è stato il terzo anno d’applicazione degli Studi di Settore riferiti alla nostra attività. Feniof ha proseguito la collaborazione e la consulenza avviata da tempo con l’Agenzia Generale delle Entrate e la S.O.S.E., la Società incaricata di realizzare tutti gli studi e, quindi, anche quello del nostro comparto. Con il prezioso contributo del Dott. Vento di Confcommercio, la Commissione Studi di Settore Feniof, nell’ambito del primo semestre 2005, ha avanzato le proprie osservazioni circa la perfettibilità dei criteri utilizzati dagli Studi di Settore, lamentando la necessità di tenere conto di una pluralità di fattori aggiuntivi rispetto a quelli originariamente definiti dall’Agenzia delle Entrate. Il risultato di questi incontri è stato un rinnovato sistema di calcolo, certamente ulteriormente perfettibile, ma che evidenzia una maggiore equità rispetto a quello dei due anni precedenti.

FORMAZIONE
Sulla scorta di quanto disposto dalle normative regionali di Lombardia ed Emilia Romagna in materia di formazione professionale, Feniof si è attivata gestendo, sia direttamente che tramite istituti di formazione accreditati, i corsi per la formazione professionale di addetti alla trattazione degli affari/direttori tecnici, autisti e necrofori. L’elevata qualità della formazione, consentita dal fatto di avere potuto fruire dei più competenti esperti nelle rispettive materie previste dalle normative regionali, è stata apprezzata da tutti i partecipanti che hanno altresì gradito la possibilità di sviscerare e chiarire gli aspetti meno chiari delle rispettive norme regionali. Per quanto concerne l’adeguamento a quanto disposto dal D.Lgs 626/94, Feniof ha continuato a far fronte alle richieste delle imprese che, vuoi per nuovi assetti societari, vuoi per i necessari adeguamenti resisi necessari, hanno richiesto anche nel 2005 diversi corsi personalizzati in materia di sicurezza e di pronto soccorso.

FIERE
Nel 2005 si è tenuta dal 13 al 15 maggio presso la struttura fieristica Carrarafiere di Marina di Carrara, la fiera Th.Expo 2005. Tale manifestazione fieristica, ormai giunta alla ottava edizione, è risultata di estremo successo sia in termini di metratura e di espositori, sia per numero di visitatori presenti. Feniof, presente nell’ambito della fiera con un proprio stand, è stata continuamente impegnata per tre giorni con le imprese funebri di tutta Italia in incontri e consulenze supportate da adeguato materiale (manuali, documenti, …).

QUARANTESIMO ANNIVERSARIO FENIOF
Nell’ambito della fiera Th.Expo 2005, come Presidente Feniof ho avuto il piacere e l’onore di festeggiare il quarantennale della nascita della Federazione. Alla cerimonia erano presenti, oltre ai membri del Direttivo e ai produttori presenti in fiera, anche ospiti d’onore quali M. Jean Neveu, l’attuale Presidente della Effs, European Federation of Funeral Services, ed il Dr. Barry Albin-Dyer JP, Presidente della Fiat-Ifta, International Federation of Thanatologist Associations, accompagnato dalla propria gentile consorte. È stata una soddisfazione festeggiare con amici e colleghi questo importante traguardo. Ben quattro decenni sono infatti trascorsi da quel lontano 1965, anno in cui un gruppo di avventurosi ma determinati impresari decise di creare quella che oggi è la ben nota Federazione Nazionale delle Imprese di Onoranze Funebri. In occasione di questo importante compleanno della vostra Federazione abbiamo voluto premiare chi, negli anni, si è distinto per fedeltà, per impegno e per abnegazione nell’intento di raggiungere gli obiettivi di Feniof, consegnando un attestato di ringraziamento per il lavoro svolto. Tale cerimonia è stata un momento particolarmente gradito perché ha consentito di stringere la mano a tanti amici e colleghi che tanto hanno fatto per far sì che Feniof sia quello che è oggi: l’associazione di categoria più importante e maggiormente rappresentativa delle imprese di onoranze funebri private.

INTERNAZIONALI
Dal 10 al 12 novembre 2005 Feniof è stata protagonista, quale unica associazione italiana di categoria presente, della fiera internazionale di Parigi Funeraire 2005. La nostra partecipazione nell’ambito del “Villaggio Europeo” è stata apprezzata a livello internazionale e molte sono state le informazioni divulgate ai numerosi partecipanti presenti, sia per quanto concerne le normative attualmente vigenti sul territorio nazionale, sia per quanto concerne gli usi funerari del nostro paese. Sempre nel nostro stand un sistema audiovisivo a ciclo continuo ha presentato una casa funeraria italiana privata già operativa dall’inizio del 2005, la quale – pur essendo di “taglia media” – è perfettamente attrezzata con quanto di meglio vi è nello specifico settore, dimostrando che anche il nostro paese sta portandosi alla pari delle altre nazioni europee in materia di nuove strutture funerarie e nel fornire alle famiglie nuovi servizi di commiato. La presenza di Feniof al Salon Funerarie 2005 è stata certamente positiva e siamo stati lieti di rilevare le sensazioni espresse da parte di visitatori ed espositori che, riferendosi alla Federazione ed al suo operato anche a livello internazionale, parlavano di una realtà associazionistica vitale ed attiva. L’importanza di essere presenti ai tavoli istituzionali europei è stata evidente soprattutto ora che pare sia finalmente raggiungibile il risultato dei tanti sforzi fatti negli anni passati per approdare ad una normativa europea più omogenea che concerti comportamenti, pratiche funerarie e legislazioni tra i vari paesi. A tale proposito vi comunico con piacere che il 29 luglio 2005 il CEN (Commissione Europea di Normalizzazione) ha approvato il testo dello Standard Europeo per i servizi funerari (EN 15017). All’inizio del prossimo anno l’UNI recepirà il testo (in lingua inglese) e poi passerà alla traduzione in italiano. Prevediamo che esso possa essere disponibile nella prima metà di luglio 2006. Si tratta del primo importante riconoscimento a livello europeo dell’attività funeraria in tutti i suoi aspetti. Premessa la stretta osservanza di tutte le leggi e regolamenti che riguardano la professione sia a livello nazionale che internazionale, lo Standard è una norma europea che stabilisce i requisiti per l’erogazione dei servizi funebri (con esclusione dei requisiti tecnici relativi ai prodotti, alla salute e alla sicurezza professionale). Tale testo contiene raccomandazioni generali che tengono in debito conto le diverse disposizioni delle legislazioni nazionali in materia di servizi funerari, nonché le tradizioni e gli aspetti etici, culturali e regionali dei riti funebri e le considerazioni di ordine igienico e ambientale (oltre alla definizione di ogni singola operazione, prodotto o strumento inerente l’attività funebre). Si tratta in definitiva di un documento importante in quanto garantisce la qualità dei servizi funerari, compresi il massimo rispetto per il defunto e per i suoi familiari e l’osservanza dei regolamenti locali vigenti. Ad ulteriore evidenza della validità di tale testo basti sapere che Spagna e Repubblica Ceca hanno già in corso lo studio per la modifica dei propri Regolamenti Mortuari Nazionali per adeguarli a quanto disposto dallo Standard Europeo per i servizi funerari.
Sempre nell’ambito dell’operato a livello internazionale, Feniof è stata altresì impegnata anche per quanto riguarda i trasporti internazionali. I contatti con gli alti funzionari della Commissione a Bruxelles hanno portato ad un primo risultato positivo, in quanto è stato convenuto di predisporre una bozza di direttiva che poi sarà discussa con gli “esperti” dei singoli Dipartimenti Europei interessati (principalmente la Giustizia e il Mercato Interno), prima di proporla direttamente alla Commissione e al Parlamento Europeo.
Considerati gli impegni dei funzionari, gli stessi hanno calendarizzato l’esame della proposta entro il mese di settembre 2006. Confidiamo che tali date possano essere confermate anche se, esperienza insegna, i tempi legislativi di Bruxelles sono molto lenti.

RAPPORTI CON ORGANISMI ESTERNI
La nostra presenza a Funeraire 2005 di Parigi è stata altresì importante perché in quella sede si è avuta occasione di riprendere il dialogo con alcuni soggetti con i quali il rapporto si era bruscamente interrotto in passato per una evidente diversità di opinioni e di vedute. È stato positivo rilevare che, sulla scorta della coerenza “politica” di Feniof, nonché degli evidenti successi degli ultimi tempi in ambito fieristico (Th.Expo 2005), anche altri soggetti abbiano auspicato l’applicabilità di quanto asserito da sempre dalla Federazione per quanto concerne gli eventi fieristici.
Abbiamo sempre pensato che le fiere non dovessero essere una finalità delle associazioni di categoria, ma uno dei tanti strumenti che queste pongono al servizio delle imprese funebri italiane.
Con un gruppo di costruttori abbiamo ripreso i rapporti con Nino Leanza di Conference Service srl, ente organizzatore di Tanexpo. Poiché era pensiero comune che la presenza di troppe fiere fosse controproducente sia per i produttori (che si trovano a dover presentare praticamente i medesimi articoli a distanza di pochi mesi da una fiera all’altra), sia per le imprese funebri (che di rimando “pagano” i maggiori costi derivanti dalla presenza dei produttori alle diverse fiere sul prodotto finale), si è avviato un dialogo volto a raggiungere un accordo che porti ad una unica, grande e rappresentativa fiera di settore al servizio delle imprese funebri italiane ed europee. Ed è pertanto con coerenza rispetto a quanto esternato più volte in passato che sono a ricordare che il nostro pensiero nei confronti della fiera di settore è quello di intendere tale momento come una ulteriore occasione di aggregazione dove la Federazione si pone a disposizione delle imprese.
Confidiamo che, sulla base di questo primo accordo di massima, sia possibile sottoscrivere un documento di intenti comune a beneficio di tutto il nostro comparto (imprese e produttori).
Oltre a tutto ciò, nell’eventuale accordo che auspichiamo si possa riuscire a sottoscrivere, dovrebbe essere inclusa anche la stampa e la diffusione della nostra storica rivista L’Informatore congiuntamente alla cura dell’immagine di Feniof anche nei confronti di nostri diretti interlocutori quali Federcofit, Assocofani e Tanexport.

CONSULENZE ED INFORMAZIONI - A CURA DELLA SEGRETERIA
Troverete allegata ai documenti che vi sono stati consegnati in sede di verifica poteri, una estrema sintesi di quanto svolto nel 2005 dalla Segreteria. Mi sembra opportuno sottolineare l’operatività della Segreteria che, dati alla mano, ha fornito tutte le consulenze agli associati rispondendo ai quesiti in tempi estremamente rapidi (di regola entro max 1 giorno). Ciò fa parte di un processo di ottimizzazione e di ristrutturazione al quale è stata sottoposta tutta la struttura Feniof e che mi pare evidente stia portando importanti frutti e risultati. Ben 1649 sono stati i protocolli in uscita che la Segreteria può vantare nel solo anno 2005 (circa 400 protocolli in più rispetto al 2004). A questi importanti numeri si aggiungano tutte quelle attività della Segreteria collaterali ma necessarie, quali la predisposizione e l’aggiornamento dei manuali per i soci, i notiziari ISOL, la preparazione dei redazionali per l’Informasoci e l’Informatore, le consulenze telefoniche, le riunioni, i Comitati Direttivi e gli incontri di Giunta, le Assemblee, i Convegni, e tutta quella parte di attività della Segreteria che non ha evidenza nei dati ma che c’è e comporta tempo ed impegno. Sono risultati importanti dei quali mi pare corretto andare fieri.

SITUAZIONE ASSOCIATIVA
La situazione associativa di Feniof risulta essere tutt’ora lontana dai numeri di diversi anni fa. Il raggiungimento di importanti obiettivi dei quali ha poi potuto beneficiare tutta la nostra categoria (quindi non solo gli associati) ha purtroppo portato molti soci a godere dei frutti di questo lavoro senza più sostenere la Federazione nelle altre importanti battaglie che restano e in quelle nuove che nascono ogni giorno. È questo un atteggiamento senz’altro poco riconoscente nei confronti di una struttura che, unica in Italia a poter vantare più di 40 anni di servizio, risulta quotidianamente impegnata a salvaguardare gli interessi di tutte le imprese funebri, qualunque sia l’entità (piccola, media e grande). Confidiamo che le future leggi regionali, alla redazione delle quali prenderemo parte apportando il nostro contributo, possano ulteriormente evidenziare che l’attività di Feniof è tutt’ora determinante ed utile a tutti.
Per quanto concerne le quote associative, a dicembre 2005 abbiamo dovuto procedere con un esiguo adeguamento degli importi in quanto questi ultimi erano invariati da anni e abbiamo dovuto adeguarli all’aumentato costo della vita. Confidiamo che tale atteggiamento venga apprezzato e premiato con il rinnovo della quota per il prossimo anno.

SITUAZIONE ECONOMICA
Il 2005 si è concluso con proventi per 222.487,51 Euro, costi per 207.697,83 Euro, con conseguente utile d’esercizio di 14.789,68 Euro. La netta ed evidente miglior situazione rispetto al risultato dell’anno scorso è il frutto della ristrutturazione in atto che sta portando positivi riscontri anche sui dati di bilancio. Resta però evidente che il contenuto risultato d’esercizio, pur in attivo, non consente di predisporre tutti i programmi che avremmo intenzione di attuare. D’altra parte risulta ovvio che studi, consulenze, convegni ed in generale tutta l’attività della Federazione comportano costi che devono essere coperti dalle quote associative, unico mezzo di sostentamento della Federazione.

PROGETTI FUTURI
Le molteplici attività di Feniof presuppongono il versamento delle quote associative da parte degli associati, diversamente l’operatività della Federazione risulta fortemente penalizzata. Ciò nonostante è importante non perdere l’ottimismo e la voglia di fare. Pertanto, per il prossimo anno abbiamo nel cassetto importanti progetti che, se correttamente sviluppati, porteranno certamente a tangibili ed evidenti risultati.
Tra i progetti che abbiamo intenzione di sviluppare, oltre a quello relativo alle fiere di settore che stiamo portando avanti con Nino Leanza, ce n’è uno che per essere attuabile presuppone supporto e coesione con la nostra linea di pensiero da parte di altri soggetti impegnati a vario titolo nel nostro comparto (produttori, associazioni di categoria, mezzi d’informazione, …), ma confidiamo che l’obiettivo, portatore di molteplici benefici per tutti, sia raggiungibile nei prossimi mesi. In estrema sintesi, riferendomi a Federcofit e ad Assocofani, è nelle nostre intenzioni definire congiuntamente un documento che riporti principi e posizioni condivise per poter ottenere una unità di posizioni da utilizzare nei vari ambienti istituzionali sia a livello nazionale che regionale. È infatti evidente che, soprattutto nella delicata fase di definizione delle nuove normative, avere un documento supportato da tutti, risulti maggiormente finalizzante per un positivo accoglimento delle nostre posizioni. Vedremo se la strada del dialogo da noi intrapresa sarà condivisa anche da altri e se sarà possibile definire nel concreto tale importante documento.
Il prossimo anno sarà ovviamente caratterizzato anche dal proseguo dei lavori già avviati che, soprattutto per quanto concerne formazione, convegni, azioni a livello regionale per la definizione di nuovi RPM, problematiche fiscali e di lavoro, si preannunciano essere impegnativi e faticosi ma che porteremo avanti con il supporto dei risultati già ottenuti che ci “spianano” il terreno. Di questi risultati, va ringraziata unicamente la Feniof, perché senza l’impegno profuso da parte dei propri Consiglieri e del Direttivo, simili risultati non si sarebbero ottenuti. Rammento inoltre che questi sono risultati dei quali beneficiano tutti. Sarebbe molto bello e giusto un maggiore riconoscimento da parte degli operatori del nostro comparto per quanto Feniof riesce a fare con i soli contributi associativi versati dai soci.

Rammentandovi che la forza di Feniof siete voi con il versamento delle quote associative, vi saluto cordialmente e vi invito a sostenere il nostro lavoro ed il nostro impegno anche per quest’anno.

Grazie