Nel corso dei recenti incontri della Giunta Esecutiva e
del Comitato Direttivo di Feniof è emersa la conferma
dei timori manifestatisi allindomani della mancata
approvazione del disegno di legge nazionale di riforma del
settore funerario. Più nello specifico, i nostri
Consiglieri hanno constatato un certo rallentamento decisionale
da parte delle Regioni in merito alla approvazione di propri
regolamenti di polizia mortuaria o di leggi sulla materia.
In effetti, Lombardia ed Emilia Romagna a parte, le altre
regioni dItalia non possono vantare ad oggi una propria
normativa compiuta e pienamente esecutiva. Uno dei motivi
principali, fortunatamente non per tutti i territori, è
da ricercarsi nella volontà di alcune Regioni di
avere una legge quadro nazionale cui fare riferimento. Visto
però come è andata con il testo del ddl S
3310, le tempistiche non giocano certamente a nostro favore,
che si riparta da capo con un testo ex novo o che si ricominci
a lavorare da quello già predisposto. In ogni caso,
nonostante i nostri sforzi, per vedere approvato un testo
nazionale di riforma del settore funerario potremmo anche
dover attendere non mesi, bensì anni. Quindi, pur
continuando il nostro lavoro per quanto concerne la legge
quadro, risulta evidente limportanza dellautonomia
legislativa conferita alle Regioni che, se solo lo volessero,
potrebbero sin da subito agevolare liter di professionalizzazione
e di qualifi cazione del nostro comparto.
In
questo clima di penombra legislativa in cui vi sono pubbliche
amministrazioni che con risolutezza portano avanti le proprie
innovazioni e cercano di far sì che vengano recepite
ed adottate in altri territori e invece altre che, per timore
o per prudenza, preferiscono aspettare linee guida dallo
Stato, giunge molto gradito il segnale di attivismo del
Comune di Napoli, se non altro per il fatto che, dopo Lombardia
ed Emilia Romagna, anche il nostro meridione si è
finalmente espresso con un Regolamento di Polizia Mortuaria
che recepisce la necessità di una maggiore qualificazione
del nostro comparto. Di ciò bisogna certamente rendere
merito anche alloperato della Acitof e dei nostri
consiglieri nazionali.
Avere
paragonato le normative di Lombardia ed Emilia Romagna al
Regolamento di Polizia Mortuaria di Napoli può apparire
fuori luogo in quanto è evidente che hanno portata
e competenze diverse (le prime sono regionali, laltro
comunale), ma è anche vero che spesso i primi a partire
indicano una direzione che, presto o tardi, anche altri
seguiranno.
Questo
è il ragionamento dei legislatori campani che auspicano,
sulla scorta di quanto disposto dalla Legge Regionale n.
12/01, che quanto prima tutti i comuni della Campania si
dotino di propri regolamenti, magari ricalcando le linee
guida del Comune di Napoli.
Il
successo o linsuccesso delle normative territoriali
sarà poi determinato dalla accuratezza dei controlli,
preventivi e conseguenti allautorizzazione, da parte
dei soggetti preposti a tali verifi che, di norma i Comuni
e le Asl. Infatti, seppure da Lombardia ed Emilia Romagna
ci giungono segnali positivi circa una accurata valutazione
dei requisiti, spesso Feniof ha dovuto sollecitare alcuni
comuni affinché non vengano meno ai necessari controlli
preventivi ai quali sono obbligati per il rilascio delle
autorizzazioni, la verifi ca del mantenimento dei requisiti,
la vigilanza nei trasporti funebri. Qualora ciò non
accadesse, gli obiettivi e gli intendimenti della normativa
verrebbero assolutamente vanificati.
Molte
imprese, anche a fronte di ingenti investimenti fi nanziari,
hanno provveduto e stanno provvedendo ad adeguarsi a quanto
disposto dalle leggi regionali; noi provvederemo a sensibilizzare
i Comuni perché applichino il dettame normativo e
attuino con serietà i controlli che tutti noi ci
aspettiamo.
Un
particolare ringraziamento va ai nostri Associati per le
segnalazioni avanzateci in questi mesi. È anche grazie
al vostro attivismo che Feniof è riuscita e riesce
tuttora ad intraprendere interventi immediati, concreti
e fortemente risolutivi.