Home Page

Catalogo
numeri 2006


Catalogo
numeri 2005


Catalogo
numeri 2004


Catalogo
numeri 2003


Catalogo
numeri 2002


Adesioni soci

Inserzionisti

CURIOSITA'




Se il morto è troppo grasso per essere cremato

In molti Paesi, tra i quali, purtroppo, anche l’Italia, l’obesità risulta essere uno dei problemi in più rapida evoluzione. Ne parlammo a maggio 2005 in un articolo, “Più pesi…più paghi”, nel quale raccontavamo della curiosa iniziativa di un impresario funebre di Budapest che aveva introdotto tariffe più onerose per i funerali di persone obesi motivandole con il maggiore sforzo nella movimentazione del feretro e con un più elevato consumo di combustibile per l’eventuale cremazione).

L’argomento è sempre di estrema attualità, riguardando l’obesità il 10% degli adulti ed il 15% dei minori. Il fenomeno è esponenziale ed in Italia, negli ultimi cinque anni, l’obesità è cresciuta del 15%. Sono dati preoccupanti anche perché si avvicinano a quelli, da sempre considerati eccezionali per gravità, del Nord America. La differenza tra l’Italia ed il Nord America è dovuta unicamente al fatto che oltre oceano il fenomeno si è generato molto tempo prima, ma con il trend attuale è probabile che tra soli dieci anni avremo una percentuale di adulti obesi superiore al 15%.

All’estero il problema è già stato affrontato e l’esperienza altrui ci potrebbe essere utile ad individuare interventi concreti per combattere questa malattia.



Negli Stati Uniti, nel 1994, è stata lanciata una campagna nazionale per convincere gli americani sulla grande importanza del peso per la salute, nonché per adottare una dieta sana e per praticare abitualmente attività fisiche. A distanza di anni dobbiamo constatare come l’iniziativa sia miseramente fallita. L’obiettivo era quello di abbassare l’obesità del 10% entro il 2000; dai dati forniti risulta invece che, già nel 1999, la percentuale era ulteriormente aumentata. Poiché è comprovato che l’obesità uccide, gli USA risultano oggi tra i principali produttori di cofani funebri over size.

In Gran Bretagna l’emergenza obesità ha colpito anche i forni crematori che, a volte, causa l’eccessiva “fisicità” dei cadaveri non riescono a contenerli. Una bara standard misura in larghezza una cinquantina di centimetri circa; vi sono casi in cui le bare, per poter adeguatamente contenere i feretri, arrivano anche al metro o più e, ovviamente, non riescono ad essere collocate all’interno dei forni crematori. Ciò comporta per i dolenti disagevoli trasferte, talvolta anche di centinaia di chilometri, per trasferire il defunto in un impianto adeguato. Le autorità locali di alcune aree nelle quali si rilevano nella popolazione percentuali maggiori di obesità hanno deciso di commissionare l’acquisto di forni crematori negli Stati Uniti. Sono impianti larghi più di un metro che consentono l’introduzione di feretri “over size” e che costano circa 285.000 euro. Hazel Harding, consigliere comunale del Lancashire, ha lamentato che “questa nuova esigenza testimonia come l’obesità stia creando gravi problemi ai servizi pubblici anche dopo la morte”.