Nel
2002 è stato celebrato il duecentesimo anniversario
della famosa battaglia di Trafalgar nella quale morì
il più giovane ammiraglio inglese, Orazio Nelson.
Una ricorrenza conclusasi con una imponente manifestazione
in mare che ha visto protagoniste le rappresentanze navali
di molte nazioni. LItalia è stata rappresentata
dalla bellissima nave scuola Amerigo Vespucci.
Orazio
Nelson nasce il 29 settembre 1758 a Burnham Thorpe nel Norfolk
(Inghilterra) e diventerà il più giovane Ammiraglio
inglese, famoso per le guerre sostenute contro la Francia
di Napoleone e contro la Spagna nelle quali ottenne moltissime
vittorie.
Muore,
colpito da un fuciliere francese, nelle prime ore del pomeriggio
del 21 ottobre 1805, al culmine della vittoriosa battaglia
di Trafalgar.
Questi
i dati salienti di un personaggio del quale, però,
non vogliamo raccontare la vita, ma piuttosto descrivere
gli imponenti funerali che si svolsero sullacqua e
in terraferma e che durarono ben due giorni.
Su
quanto avvenne dopo la morte di Nelson e sino allarrivo
a Porthmouth, le cronache (per non scomodare la storia)
danno due versioni diverse che riportiamo integralmente.
La
prima riferisce che mentre la nave ammiraglia Victory, duramente
danneggiata durante la battaglia, si dirigeva a Gibilterra
per le necessarie riparazioni, la salma fu posta in una
bara costruita con legno appartenente alla nave francese
lOrient, catturata durante la battaglia del Nilo (1798).
In seguito questa semplice bara fu posta in unaltra
cassa dorata con suntuose decorazioni raffiguranti la vita
e le vittorie di Nelson. Terminate le riparazioni, la nave
si diresse verso lInghilterra arrivando a Portsmouth
il 4 dicembre e attraccando alla foce del Tamigi. La seconda
versione attesta che la salma venne posta dentro un capiente
barile riempito fino allorlo di rum. In tale stato
di conservazione giunse a Londra dove venne poi racchiusa
nella bara ricavata dallalbero di maestra dellOrient.
Fin
qui la cronaca. Cè poi qualcosa che rientra
nellambito di una leggenda e che concerne quello che
fu chiamato il sangue di Nelson. Il rum era
la bevanda tradizionale della marineria e dal 1665 veniva
somministrato quotidianamente agli equipaggi. Poiché
i marinai avevano preso labitudine di allungarlo con
qualsiasi schifezza, nel 1731 fu imposto che il rum fosse
diluito, prima dellimbarco, con succo di limone, ottimo
tra laltro per combattere lo scorbuto.
Visto
che per la conservazione del cadavere di Nelson si rese
necessaria una notevole quantità di rum, le razioni
quotidiane furono dimezzate. Cosa che mise di grande malumore
lequipaggio. E se qualcuno si limitò e mugugnare,
altri così si racconta presero a spillarlo
dalla momentanea bara di Nelson. Se fosse vero, non si tratterebbe
di macabro rituale, ma piuttosto
di rimedio alla gola
secca!
La
bara venne esposta dal 5 al 7 gennaio 1806 nella imponente
camera ardente allestita in una splendida sala affrescata
dellospedale di Greenwich, importante e prestigiosa
struttura sanitaria per marinai feriti o ammalati, posta
sulla riva del Tamigi. Nella sala, addobbata a lutto, vi
erano molti scudi colorati e stemmi araldici brillavano
alla luce di centinaia di candele. Attorno alla bara erano
posti trofei di guerra tra i quali le bandiere Francese
e Spagnola.
L8
gennaio ebbe luogo il grande corteo acquatico per portare
la salma da Greenwich a Londra dove sarebbero stati celebrati
i funerali religiosi. Una imponente flotta formava il corteo,
in testa al quale vi era limbarcazione che portava
la bara. Era una delle navi appartenenti alla flotta reale
originariamente costruita per il re Carlo II. Le dorature
e le pitture erano avvolte con velluto nero. Un largo baldacchinoeretto
sopra la poppa era ornato con piume di struzzo.
Mentre
il lungo corteo avanzava lentamente, le navi ancorate alla
riva sparavano colpi di cannone a salve in onore del defunto
Ammiraglio. Dopo aver attraversato Londra, nel pomeriggio
il corteo giunse a Whitehall Stairs, vicino a Westminster.
Qui
la bara venne sbarcata e trasportata nella sede dellAmmiragliato
dove rimase per tutta la notte. Il giorno seguente la bara
fu posta su un carro funebre vistosamente adornato e appositamente
costruito, molto simile alla nave Victory e sul quale furono
appesi i trofei di Nelson. Ebbe luogo uno smisurato corteo
funebre scortato da molti soldati e una enorme folla si
assiepò lungo le strade per vederlo sfi lare. Erano
state allestite diverse tribune e si vendettero biglietti
per i migliori posti lungo il percorso. Il corteo era così
lungo che quando la testa giungeva alla cattedrale di San
Paolo, il carro funebre non era ancora partito da Whitehall,
sede dellAmmiragliato. Era ormai buio quando la bara
giunse alla cattedrale e uno speciale lampadario con ben
130 luci fu posto al centro del duomo. La salma fu posta
su un catafalco centrale, mentre centinaia di spettatori
presero posto su tribunette appositamente costruite attorno
ad esso. I parenti maschi di Nelson erano in prima fi la.
La cerimonia, semplice e commovente, ebbe inizio quando
il feretro fu deposto davanti allaltare. Terminata
la funzione la bara fu sistemata in una tomba nella cripta
sotto la cupola della cattedrale.
Oggi
essa è attorniata dalle tombe di molti altri ufficiali
di marina. Ogni anno nella cattedrale si svolge uno speciale
servizio funebre, chiamato Servizio del Mare,
nel sabato più vicino alla data della battaglia di
Trafalgar (21 ottobre) e si depongono corone di fi ori sulla
tomba di Nelson.
Una
annotazione di colore. in occasione del funerale fu prodotta
una varia oggettistica a ricordo delle imprese dellAmmiraglio.
Tra queste vi era anche una piccola bara! Chi oggi promuove
i propri servizi con tali gadget certamente non sa che 200
anni fa qualcuno ci aveva già pensato!