Una
recente ricerca del “Rand Institute” di Santa Monica in California
ha reso noto un dato allarmante: gli obesi risultano avere più problemi
cronici di salute (asma, cancro, diabete e disturbi cardiaci) addirittura
dei fumatori, dei bevitori o dei poveri.
Lo studio
è stato condotto su 9.585 adulti e dimostra che le persone sovrappeso
ed obese sono di più dell’insieme dei fumatori, degli alcolisti
e di coloro che vivono sotto la soglia di povertà.
La
prevalenza dell’obesità è comunque in aumento in tutti paesi occidentali,
al punto da essere definita come una epidemia. In USA contribuisce
a 300.000 morti/anno, diventando in tal modo la 2° causa di morte
dopo il fumo.
Inoltre
le malattie croniche, cui l’obesità contribuisce a volte in modo
determinante, uccidono ogni anno quasi il 60 per cento dei 56.5
milioni di morti all’anno, e costituiscono il 45.9 per cento del
carico totale mondiale di malattie. Si può dire, vista la prevalenza
dell’obesità in molte parti del mondo, che ci si trova di fronte
ad un dilagare globale di sovrappeso e obesità, una “globesità”
come la definisce l’OMS (l’Organizzazione mondiale della Sanità),
che si sta diffondendo in tanti paesi e che può causare, in assenza
di una azione immediata, dei problemi sanitari molto gravi per milioni
di persone nei prossimi anni.
E’
dunque possibile che, in un ottica di lungimiranza circa questa
epidemia di soprappeso, qualcuno abbia fatto i suoi calcoli e ci
abbia intravisto un business aggiuntivo. Una impresa di pompe funebri
di Budapest infatti, ha pensato bene di istituire una tariffa aggiuntiva
qualora il servizio funebre fosse relativo a persone “over size”.
Ciò in virtù del maggiore sforzo richiesto nel sollevare il cadavere,
delle aggiuntive difficoltà nel maneggiarlo per la vestizione, nonché
per il vero e proprio trasporto funebre.
L’impresa
ha pensato bene di prevedere un sovrapprezzo anche nel caso che
il cadavere fosse da avviare a cremazione, in quanto ciò comporterebbe
comunque una maggiore quantità di combustibile per una completa
cremazione del feretro.
Fatto
il tariffario, prontamente si è presentata l’occasione per applicarlo.
E dunque ecco che i parenti di un defunto di 140 kg, si sono visti
applicare un sovrapprezzo di 19.000 forint, equivalenti a circa
80€, per l’onoranza funebre del proprio parente, reo di avere una
fisicità fuori norma.
E’
evidente che le lamentele dei parenti non si sono fatte attendere.
Tale comportamento è stato altresì criticato pesantemente anche
dal direttore dei cimiteri di Budapest, che ha condannato tale tariffa,
ritenendola giustamente iniqua.
Si
rileva inoltre che, pur a fronte di una diffusa povertà di quel
paese, i costi dei funerali partono da una tariffa base che non
risulta mai inferiore ai 100-150.000 forint, ovvero 400-650€. E’
proprio vero che l’iperalimentazione non giova alla salute, ma neppure
al portafogli…
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