Il
19 gennaio 2006 è stata lanciata dal Kennedy Space
Center di Cape Canaveral, in Florida, la sonda spaziale
New Horizons, con lobiettivo di raggiungere Plutone
e la fascia di Kuiper, popolata da asteroidi. Il viaggio
intrapreso non è certamente dei più brevi.
Solo per raggiungere Plutone, la sonda spaziale impiegherà
nove anni, percorrendo circa cinque miliardi di chilometri,
e per arrivare nella fascia di Kuiper occorreranno ulteriori
cinque anni.
Lobiettivo
della spedizione è quello di studiare e di analizzare
lultimo pianeta del nostro sistema solare (e la relativa
luna chiamata Caronte) e la fascia di Kuiper, caratterizzata
dalla presenza di asteroidi e, forse, anche di comete.
La
sonda reca a bordo generatori elettrici al plutonio che,
inizialmente, sono stati oggetto di forti critiche in quanto,
qualora si fossero verifi cati problemi nella fase di lancio,
gli effetti sarebbero stati molto gravi, con la dispersione
nellatmosfera di materiali altamente radioattivi.
Daltronde, per missioni di questo tipo, i generatori
al plutonio risultano indispensabili per lalimentazione
delle apparecchiature di bordo in quanto, diversamente da
altre che rimanendo nelle vicinanze del Sole possono essere
alimentate da pannelli solari, tale sistema risulta lunico
in grado di assicurare il corretto
funzionamento della sonda.
Fra
le apparecchiature installate a bordo della New Horizons
vi sono numerosi componenti italiani grazie al contributo
della Galileo Avionica, società di Finmeccanica,
che fi n dagli anni 60 realizza sistemi di guida e
di controllo assetto per veicoli spaziali. Oltre ad avere
un contenuto tecnologico allavanguardia, la sonda
New Horizons reca al proprio interno un romantico pensiero.
Sono infatti state inserite a bordo le ceneri di Clyde Tombaugh,
lastronomo americano che nel 1930 scoprì Plutone
e le sue tre lune. Ciò è avvenuto per volere
della vedova novantatreenne Patricia, che ha assistito al
decollo visibilmente commossa e confortata dalla fi glia
Annette Tombaugh-Sitze, giunta dal New Mexico con la famiglia
per assistere allevento.
La
Nasa ha confi dato di riporre grandi aspettative su questa
missione in quanto, secondo dichiarazioni di alcuni propri
scienziati, tutto ciò che sappiamo sino ad
oggi su Plutone potrebbe essere riassunto sul retro di un
francobollo.