STORIA
DEL TRASPORTO FUNEBRE
Il tram funebre
(seconda parte)
Nel precedente articolo abbiamo introdotto una panoramica
su quanto accadde negli
altri continenti. Proseguiamo adesso con ulteriori Paesi extra
europei.
A
Salvador de Bahia, in Brasile, nel 1906, subito dopo lelettrificazione
delle linee (prima la trazione era, nellordine, con
i cavalli e a vapore), fu costruita (dalla società
americana Brill) una speciale vettura tranviaria, completamente
aperta e con imponenti pennacchi e tendaggi neri, destinata
al trasporto della bara, mentre familiari ed amici seguivano
su vetture che circolavano normalmente sulle linee urbane
e che erano agganciate a quella funebre. Sempre a Salvador
de Bahia, nel 1912, fu in uso lunica vettura tranviaria-
ambulanza (equipaggiata anche con un locale di fumigazione)
esistente al mondo.
A
Città del Messico nel 1904 il 90% dei defunti della
città erano trasportati ai cimiteri con i tram funebri.
La società che gestiva il servizio aveva circa 90
mezzi elettrici di diverse dimensioni, di stili differenti
e per ogni possibilità economica. Sulle linee che
non erano ancora state elettrificate, venivano usate locomotive
a vapore.
Anche
lAustralia ebbe un proprio servizio con tram funebri,
servizio che fu senzaltro il più longevo:
ufficialmente terminò il 1 giugno 1946, ma le cronache
riferiscono che fece ancora qualche corsa nel marzo 1947 e
durante il 1948. Newcastle (nel New South Wales) fu la città
dove il servizio ebbe inizio nellormai lontano 1896,
originando da una situazione di fatto. Il cimitero era molto
distante dalla città e vi era un apposito servizio
di treni che dalla Mortuary Station di Honeysuckle trasportava
le salme al Sandgate Cemetery.
Rimaneva
però da percorrere la distanza tra la casa del defunto
o la funeral home: buona parte della popolazione era, a quel
tempo, poco abbiente e non sempre poteva permettersi di noleggiare
un carro funebre. Quindi la società del trasporto pubblico
pensò di costruire due speciali vagoni e di offrire
così un servizio praticamente gratuito. Se la casa
del defunto era vicina alla linea tranviaria, i necrofori
portavano la bara sino alla più vicina fermata, altrimenti
si provvedeva con altri mezzi forniti da amici. I parenti,
i sacerdoti e i necrofori salivano su normali vetture passeggeri
(inizialmente a vapore, poi elettriche) con la vettura funebre
attaccata in coda al convoglio. i di quel periodo.
Il costo del viaggio era pari a quello di una normale corsa
urbana ed era incassato dal conduttore che aveva anche il
compito di chiudere e di aprire il vagone funebre. Questo
con quattro ruote era in legno, probabilmente
costruito sul telaio di una vecchia vettura di funicolare.
Linterno era predisposto per accogliere sino a tre bare
che venivano poste su appositi rulli per facilitare carico
e scarico; sul tetto vi erano aperture per la ventilazione.
Laccesso era effettuato da porte poste alle due estremità.
Lesterno era dipinto in color verde oliva e cuoio, la
stessa livrea dei tram cittadini di quel periodo.
A
integrazione dellarticolo precedente, abbiamo trovato
una interessante documentazione fotografi ca riguardante
la casa costruttrice statunitense Brill di Filadelfi a.
Fondata nel 1868 cessò di operare nel 1944. Fu senzaltro
leader mondiale per molti dei suoi 70 anni di vita nei quali
arrivò a produrre più di 45.000 mezzi di trasporto
(auto, bus e soprattutto tram). Ebbe stabilimenti in diverse
città degli Stati Uniti e due fi liali in Canada
e in Francia. Le immagini che siamo riusciti a reperire
riguardano una linterno del funeral car in uso a Filadelfi
a dal 1912, le altre diversi modelli (con relativi allestimenti
interni) prodotti per alcune città nord e sud americane.
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