Tutti
i mezzi di informazione hanno dato ampio risalto a quanto
è accaduto recentemente ad Arezzo, ovvero allarresto
dei quattro soci di una impresa funebre locale accusati
di essersi procurati funerali in maniera illecita.
Questo
fatto di cronaca ha inevitabilmente sollevato molte polemiche.
Non
sono purtroppo mancati gli interventi di qualche poco fantasioso
giornalista che, sullonda di un trito luogo comune
che vedrebbe come avvoltoi e sciacalli tutta
la categoria funebre, allindomani della notizia ha
voluto omaggiarci con articoli che, per il qualunquismo
e per la sterilità dei contenuti, non riteniamo neppure
doveroso commentare. A questi illuminati custodi
della verità vorremmo solo avanzare linvito
a non perpetuare il banale errore di fare di tutta
lerba un fascio, rammentando loro che il comparto
funebre è fortunatamente composto, anche e soprattutto,
da una moltitudine di impresari che esercitano con passione
e con correttezza il proprio lavoro. Articoli come quelli
che purtroppo abbiamo dovuto leggere sviliscono ed offendono
chi esercita il mestiere dellimpresario funebre con
la necessaria professionalità e nel doveroso rispetto
dei dolenti. Feniof, allindomani della notizia, è
intervenuta con un proprio comunicato stampa (diffuso dallAnsa
di Firenze) nel quale, condannando tali comportamenti, ha
contestualmente sollecitato lapprovazione del testo
di riforma nazionale, in quei giorni ancora
oggetto
di discussione al Senato, che avrebbe certamente potuto
contribuire a porre un deciso freno a simili disdicevoli
atteggiamenti. Su quanto accaduto ad Arezzo abbiamo ascoltato
il pensiero di Alberto Nannicini, Consigliere Feniof e Presidente
dellAtif, Associazione Toscana Imprese Funebri.
Quale
è la situazione nellarea valdarnese ed aretina?
faccio
parte della vecchia scuola e seppure sia innegabile che
anche limpresa funebre è un commercio di prodotti
e servizi che deve produrre utili non riesco a distaccarmi
da quanto trasmessomi dalla mia famiglia e in particolare
dal fondatore della mia azienda, mio nonno, che mi ha insegnato
a non dimenticare mai la particolare tipologia di lavoro
che da oltre 70 anni stiamo svolgendo. Oggi tutto sta cambiando:
il libero mercato, che in molti settori commerciali può
essere considerato un vantaggio per il consumatore consentendo,
in clima di sana concorrenza, labbassamento dei prezzi
ed un miglioramento dei servizi, non dà gli stessi
risultati se applicato alla nostra categoria. non si può
pensare di trattare il nostro lavoro riducendolo ad una
mera trattativa commerciale. La domanda è, come si
dice in gergo, anelastica, cioè non può
variare in relazione alle capacità di contrattazione
dellimpresario funebre. Per dirla ancor più
chiara, il numero dei funerali in un anno è più
o meno sempre lo stesso e per ogni decesso io posso svolgere
solo un unico funerale.
Stanno
però nascendo sempre nuove attività.
in tempo di libero mercato e in un periodo di crisi
come quello che stiamo vivendo, molti cercano di trovare
attività che immaginano altamente remunerative con
minimo impegno e accade quindi che il numero degli operatori
funebri cresca senza controllo. Rimanendo più o meno
fi sso il numero dei decessi, può però accadere
che ci si imbatta in soggetti improvvisatisi impresari
funebri che si fanno pochi scrupoli pur di accaparrarsi
un funerale. Occorre ricordare che chi si trova ad affrontare
un lutto non è preparato ad esso, ma deve suo malgrado
gestirlo in una condizione di non lucidità: è
in questa fase che il dolente può essere, mi si passi
il termine, raggirato. i fatti accaduti ad Arezzo,
seppure le responsabilità dovranno essere accertate
dalle autorità competenti, danneggiano tutta la categoria.
Riportano alla mente dellopinione pubblica lo stereotipo
dellimpresario funebre che da anni combattiamo, lavvoltoio.
Confido che la magistratura svolga indagini a tutto campo,
in tutta la nostra area, per sgominare e per punire tutte
le imprese funebri, e quanti ad esse correlati, che agiscono
illecitamente e indecorosamente.
Quali
indicazioni o consigli può suggerire a chi si trova
di fronte ad un evento luttuoso?
A
chi si dovesse trovare nella malaugurata condizione di chiedere
lintervento di una impresa funebre dico quest: nella
vostra scelta diffi date di chiunque vi indichi unimpresa
anziché unaltra. Potrebbe avere in ballo un
interesse personale con limpresa consigliata. Diffi
date di impresari o di loro incaricati che si propongono
con veemenza, anche al di fuori della sede della propria
agenzia. Una impresa che si rispetti svolge le sue mansioni
e riceve i clienti nei propri uffi ci e interviene dopo
che è stata convocata dagli interessati. non lasciatevi
attrarre da offerte pubblicitarie super scontate o da servizi
gratuiti. Al giorno doggi nessuno regala niente a
nessuno: ogni prodotto e ogni servizio hanno un loro costo
e nessuno lo pagherà per voi, incluse le spese pubblicitarie.
in conclusione, rivolgetevi ad una azienda di vostra fi
ducia, che sia affermata e riconosciuta per onestà
e per serietà, che abbia personale e strutture adeguate
e siate pronti a segnalare alle autorità chiunque
tenti di indirizzarvi altrimenti.
Come
combattere chi esercita lattività in modo improprio
o nellillegalità?
Lassociazione
della quale sono presidente, lAtif, e la federazione
nazionale della quale mi pregio essere dirigente da ormai
lunghi anni, la Feniof, continueranno a combattere contro
i soprusi, contro le aziende improvvisate e irregolari,
contro coloro che si fregiano di svolgere opere benefi che
a fronte di operazioni commerciali illecite.