La formazione dei facilitatori
di gruppidi
auto-mutuo aiuto per le persone in lutto
Due
anni fa sono stata colpita da un lutto gravissimo per la perdita
di una persona cara. Non credevo di riuscire a sopravvivere,
era la fine di tutto, non cera più ragione di
restare al mondo. Dopo un anno di questa disperazione, mi
è stato suggerito di provare lesperienza del
gruppo di auto-mutuo aiuto dove forse avrei trovato chi poteva
aiutarmi. Sono andata, mi sono inserita nel gruppo che tuttora
frequento una volta la settimana e posso dire di trarne un
grande beneficio. Nel gruppo ci sentiamo uniti, fiduciosi
luno dellaltro, sinceri, e soprattutto riusciamo
a parlare del nostro dolore, sicuri che chi ci ascolta, in
silenzio guardandoti negli occhi o parlandoti direttamente,
ti dà tutta la sua partecipazione. Si crea nel gruppo
unatmosfera serena, tanto che ti sembra di conoscerli
tutti da tempo. Le nostre confidenze, i nostri problemi vengono
accolti nellanimo di chi ascolta, che fa il vuoto del
suo dolore per accogliere quello dellaltro e, sembrerebbe
un paradosso, ma ci si sente più leggeri e più
fiduciosi della vita. Cè tanto dolore in tante
persone, ma posso dire che se abbiamo il coraggio di chiedere
aiuto lo troviamo.
In
queste parole si racchiude il senso e lefficacia del
gruppo di auto-mutuo aiuto: unoccasione di condivisione
che offre possibilità di riparazione alle ferite
interiori causate dalla scomparsa avvenuta o imminente di
un proprio caro. La compartecipazione e la conoscenza tra
persone che stanno vivendo (o che hanno vissuto) esperienze
simili di lutto permette di cogliere soluzioni alternative
al proprio stato esistenziale di sofferenza e di angoscia,
chiarendo meglio, nel contempo, emozioni, tentativi, fallimenti,
mete.
Un
rinnovamento delle proprie energie interiori nasce dal legame
di gruppo che si crea, dal sentimento del noi
che facilita il riconoscimento di sensazioni e di forze
nascoste: è questo ciò che molto spesso accade.
Ma perché tutto ciò succeda, è necessario
che il gruppo sia attivato e gestito con efficacia e con
competenza: saper facilitare il gruppo è un elemento
assolutamente fondamentale perché si possano attivare
i meccanismi sopra descritti.
LAssociazione
Maria Bianchi per lassistenza psicologica a malati
terminali e persone in lutto organizza, per personale curante
professionale e volontario, un corso di formazione on-line
che si propone di fornire competenze tecniche, scambi di
esperienze, riflessioni metodologiche.
Il
corso avrà una durata di sei mesi (gennaio/giugno
2007) e si rivolge a psicologi, psicoterapeuti, medici,
oncologi, assistenti sociali e operatori socio-sanitari
in genere, familiari di malati, volontari, aspiranti volontari
e persone interessate ad approfondire le tematiche dellautomutuo
aiuto. Il percorso verrà erogato tramite tecniche
di formazione a distanza e, successivamente, tramite incontri
seminariali di gruppo. I partecipanti verranno seguiti individualmente
da un tutor on-line che si occuperà del supporto
(diretto e indiretto) tecnico, metodologico, formativo.
Il materiale didattico a cura dei formatori (Enrico Cazzaniga,
Luigi Colosso, Livia Crozzoli Aite, Nicola Ferrari, Giampiero
Genovese, Roberto Mander, Arnaldo Pangrazzi) verrà
predisposto on line.
Il
corso si articolerà in diverse fasi:
gennaio/febbraio
2007: invio a tutti i partecipanti tramite e-mail di 5 dispense
originali mai pubblicate (una per ogni formatore), a cadenza
settimanale. Il materiale presenta i concetti principali
riguardo:
1.
il lutto e le dinamiche elaborative: gli approcci teorici
e le principali modalità applicative, lutto naturale
e traumatico, cordoglio anticipatorio, testimonianze di
persone in lutto e di operatori/volontari impegnati nellassistenza
psicologica diretta;
2.
gruppo di auto-muto aiuto: origine, significato, caratteristiche,
limiti e potenzialità, attivazione e conduzione;
3.
le dinamiche fondamentali che si instaurano nei gruppi ama
e la gestione delle situazioni problematiche;
4.
il ruolo del facilitatore: competenze, esperienza, caratteristiche
di personalità;
5.
lesperienza dei gruppi ama in Italia.
marzo
2007: contatti personali tramite e-mail con ogni singolo
formatore. Il corsista può scrivere direttamente
al docente in maniera individuale e privata per chiedere
approfondimenti e/o delucidazioni sul materiale inviato,
scambiarsi riflessioni, chiedere consulenza per attività
da realizzare/in corso, rintracciare materiale di consultazione
e quanto altro ritiene necessario.
aprile
2007: attivazione di un blog, accessibile tramite password,
per contatti in tempo reale tra tutti i corsisti e tra corsisti
e formatori. Il blog prevede una parte per scambi generici
e una parte a tema, scelto direttamente dai partecipanti;
ogni argomento specifico di riflessione avrà la durata
di 10 giorni per un totale di 3 temi di discussione.
maggio
2007: ogni iscritto può, se lo desidera, produrre
un testo che verrà inserito nel sito Internet dellAssociazione,
distribuito ad ogni partecipante e raccolto nella pubblicazione
finale dellintero percorso realizzato. Il testo può
contenere riflessioni personali maturate durante i mesi
precedenti, particolari approfondimenti sulle tematiche
in questione, racconti di esperienze realizzate e quanto
altro si ritiene possa essere di stimolo.
giugno
2007: realizzazione di due incontri in forma seminariale
per approfondire contenuti e tematiche dellesperienza
formativa e per realizzare attività dirette relative
alla facilitazione del gruppo ama (simulazioni, analisi
di esperienze, realizzazione di sedute di gruppi in tempo
reale,
).
Il
progetto formativo, coordinato da Nicola Ferrari (348 3623379),
ha un costo di iscrizione di Euro 65,00. Per informazioni
o adesioni contattare, entro il prossimo 31 gennaio, la
Segreteria dellAssociazione Maria Bianchi (viale Libertà
32, Suzzara (MN), tel. 0376 532304, mariabianchi@email.it).
Claudia Grassi